Poste entrerà nella Banca per il Mezzogiorno. Intanto il servizio postale è scadente

Servizi sempre più scadenti alle PosteIeri(26 febbraio), l'Aula del Senato ha definitivamente approvato la conversione in legge del decreto Milleproroghe. Il testo è stato approvato con 159 voti a favore, 126 contrari e due astensioni. Verso le 18 Napolitano ha promulgato la conversione in legge del decreto.

Tra i tanti fardelli di questo decreto c’è ne uno che farà senz’altro discutere. Poste Italiane potrà acquistare partecipazioni nella Banca per il Mezzogiorno. Questo potrà avvenire tramite l’attività di Bancoposta che verrà scorporata da Poste Italiane. La cosa lascia perplessi, soprattutto se si pensa che la qualità del servizio delle Poste è peggiorato negli ultimi mesi.

In molte zone d’Italia la gente deve recarsi alle Poste per prendere la propria posta. I postini sono diventati una categoria in via di estinzione. Tutta colpa del capitalismo esasperato che basa tutto sul profitto. Dopo l’accordo siglato a luglio 2010 con i sindacati, Poste Italiane ha mandato a casa 6 mila esuberi. La conseguenza è nota a molti consumatori. I postini portano la posta con notevole ritardo. Capita che bollette e multe arrivino già scadute, con il destinatario che viene messo in mora.

L’Eurispes sottolinea un calo di gradimento dei servizi postali del 10% nell’ultimo anno. Il 58,7% degli italiani giudica scarsi la qualità dei servizi. Per Poste Italiane va tutto bene. Rosario Fava, responsabile dei servizi postali, ha dichiarato “La copertura è assicurata al 115 % in tutte le zone. Il recapito è regolare, per 19 milioni di invii al giorno, e in termini di reclami la situazione è fisiologica. Abbiamo riorganizzato il servizio, articolando il recapito su 5 giorni e ampliandone l’erogazione, nei capoluoghi di provincia e nei Comuni con più di 30mila abitanti, fino alle 20 e il sabato mattina per le consegne urgenti e per servizi a pagamento”.

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