Playstation Network violato. Class action contro la Sony?

PSNDal 20 aprile i videoludici di tutto il mondo non possono più accedere al servizio PlayStation Network. Sony ha informato che un hacker ha rubato i dati personali degli oltre 77 milioni di abbonati al network.

Secondo l’azienda nipponica sono stati trafugati, oltre ai nomi degli utenti, gli indirizzi email, le date di nascita, gli username e le password, gli estremi dei pagamenti delle bollette. Non ci sono conferme, ma forse l’hacker è entrato in possesso anche dei dati delle carte di credito degli iscritti. La questione non è passata sotto silenzio. Sul web(e non solo) è partita una rivolta contro Sony. L’azienda è accusata di non aver investito abbastanza sui sistemi di sicurezza dei propri server. Un bancario inglese ha  dichiarato: “Mi sarei aspettato di essere al sicuro, affidando i miei dati personali a una grande azienda come Sony”. Altri propongono di boicottare i prodotti dell’azienda nipponica. In Italia l’Adoc pensa ad una class action contro Sony.

L’associazione dei consumatori italiana ha segnalato la questione al Garante della privacy. Carlo Pileri, presidente dell’Adoc, ha dichiarato: “Circa il 70% degli iscritti al PSN è da considerare frequentatore abituale. Qualora fosse accertato il furto non escludiamo una class action nei confronti di Sony per la mancata protezione dei dati personali degli iscritti e per la tardiva comunicazione agli stessi della grave situazione, al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti”. L’Adoc consiglia agli utenti iscritti al network di sospendere presso la propria banca la carta di credito registrata sul servizio PSN. L’associazione dei consumatori raccomanda anche di cambiare immediatamente la password dell’indirizzo e-mail utilizzato per la registrazione e di fare attenzione a eventuali truffe via mail, telefono e posta cartacea in cui vengono richiesti informazioni personali o dati sensibili.

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