Greenpeace: Alti livelli di radioattività sul fondale dell’Oceano Pacifico

Greenpeace in GiapponeDa alcune settimane il disastro nella centrale nucleare Fukushima è sparito dai media italiani. Ormai nessuno ne parla più. Sembra quasi che sia tutto risolto. Purtroppo, non è così. Ogni giorno escono fuori dati allarmanti.

Sul fondale dell’Oceano Pacifico, in un tratto di 300 chilometri al largo della centrale giapponese di Fukushima, sono stati rilevati alti livelli di radioattività, fino a centinaia di volte superiore alla norma. Il governo giapponese ha avvertito che la contaminazione può pregiudicare la sicurezza dei frutti di mare.

Greenpeace ha comunicato i risultati definitivi della spedizione fatta a Fukushima. La contaminazione è preoccupante. Alcuni campioni raggiungono livelli fino a cinquanta volte superiori ai limiti ufficiali di sicurezza. L’associazione riferisce di aver riscontrato radioattività oltre i limiti per il consumo in 14 dei 21 campioni di prodotti alimentari esaminati.

Durante la spedizione, Greenpeace ha raccolto diversi campioni di organismi marini, tra cui pesci, alghe e molluschi. I dati sono allarmanti. Nelle analisi effettuate in due laboratori indipendenti in Francia e in Belgio è stato riscontrata alta contaminazione da iodio radioattivo e livelli significativi di cesio radioattivo. Tra gli aspetti più preoccupanti c’è l’elevata presenza di iodio radioattivo trovata nelle alghe, un alimento alla base della dieta giapponese.

Per ulteriori info: Greenpeace

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