Napoli: Rogo doloso nel comitato di Lettieri

Gianni Lettieri nel comitato elettorato dato alle fiammeOggi(27 maggio) ci sarà la chiusura della campagna elettorale. Martedì(o mercoledì) prossimo il comune di Napoli avrà il nuovo sindaco. Negli ultimi giorni il clima si è letteralmente infuocato.

Ieri, durante la “sfilata” in un mercatino rionale, Lettieri si è messo a discutere con un gruppo di donne che difendevano Luigi De Magistris. La diatriba è iniziata quando il candidato del PDL si è messo a urlare “De Magistris è un delinquente”. Lettieri usa questi “mezzucci” perché è alla frutta. Sa benissimo che sta perdendo voti.

La notte scorsa c’è stato un incendio(presumibilmente doloso stando ai primi accertamenti) nel comitato elettorale del candidato sindaco di Napoli del PDL a via Palepoli. Il materiale elettorale invece è andato distrutto. Dopo i primi rilievi dei vigili del fuoco, all’interno del deposito utilizzato per custodire il materiale elettorale, sono stati rinvenuti dei razzi bengala esplosi e tracce di benzina.

L’allarme è stato lanciato da una collaboratrice di Lettieri, che si è accorta dell’incendio mentre lasciava l’edificio di via Palepoli. Naturalmente nessuno ha visto niente e i “presunti” teppisti rimangono ignoti. Il buon Gianni non ha dubbi. Per lui il mandante è Luigi De Magistris. Il candidato sindaco del PDL ha dichiarato “Considero Luigi De Magistris moralmente responsabile degli episodi di violenza che dal 15 aprile in poi si sono susseguiti nei miei confronti e dei miei collaboratori, da ultimo l’incendio appiccato questa sera ai locali del mio comitato elettorale. Siamo tornati agli anni di piombo”.

Non si è fatta attendere la replica dell’europarlamentare. De Magistris ha detto “Nel respingere sempre e comunque ogni forma di violenza, anche se di natura strumentale, la mia storia di magistrato che ha sempre contrastato ogni forma di violenza e di deviazione occulta anche all’interno delle istituzioni mi consente di andare a testa alta e di respingere ogni insinuazione sulla responsabilità di un clima di violenza che non ha mai caratterizzato la nostra campagna elettorale. Anzi mi auguro che la magistratura faccia piena luce su questo episodio, su paventati ritorni ad anni di piombo inesistenti e su aggressioni inventate, in modo tale da evitare che si possa inquinare una straordinaria campagna elettorale che sta portando a una svolta storica e alla mia vittoria in questa città”.

L’ex magistrato ha aggiunto “Non consentirò a nessuno di insinuare condotte violente attribuibili a me e a tutti i concittadini che mi stanno sostenendo. Abbiamo dalla nostra parte la ragione delle idee, il pacifismo, la passione e la non violenza. Sono altri, evidentemente, che hanno interesse a turbare un clima elettorale che sta invece conducendo a restituire ai napoletani il protagonismo civico che meritano. Dal momento che la nostra campagna elettorale è caratterizzata da passione, entusiasmo e militanza politica spontanea, e dal momento che stiamo ad un passo da un successo storico, nessuno di miei sostenitori avrebbe il più lontano interesse ad esercitare qualsiasi atto anche solo di sberleffo nei confronti del mio avversario ed è per questo che solo la magistratura nella sua autonomia dovrà accertare chi sta cercando in queste ore con ogni mezzo di turbare l’inevitabile corso degli eventi”.

Il PDL è ormai alla frutta. Sia a Milano che a Napoli sta facendo uscire fuori la “storia” delle aggressioni per guadagnare qualche voto. Guarda caso però non escono mai fuori i responsabili. La campagna elettorale del PDL si basa tutto sulla figura del martire e sulle mosche. Gli italiani però non credono più a queste frottole. Ritornando al ballottaggio di Napoli, vi segnalo che Lettieri è l’uomo giusto per portare il comune al fallimento.

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