Minzolini attacca De Magistris

Augusto MinzoliniL’emergenza rifiuti di Napoli sta mettendo in grosso imbarazzo il governo Berlusconi. I politici del PDL cercano di scaricare le responsabilità su Luigi De Magistris. Può essere responsabile un sindaco che ha presentato la sua giunta dodici giorni fa?

Per avvalorare questa assurda tesi è sceso in campo anche il “soldato” Augusto Minzolini. Il “mastrolindo nazionale” ha parlato del problema dello smaltimento dei rifiuti a Napoli durante il suo editoriale. Minzolini ha esordito “Qualche giorno fa mi ha molto colpito il punto di vista di un napoletano in un servizio del Tg1. Diceva ‘Siamo contro l’inceneritore, ma poi bruciamo l’immondizia per strada. Dobbiamo fare pace con noi stessi’. Un ragionamento che non fa una grinza”.

Il signor Minzolini dovrebbe spiegare che dietro i roghi dei rifiuti c’è un business. Per chi non lo sapesse, la munnezza bruciata deve essere smaltita come se fosse un rifiuto speciale. Mi chiedo, quale azienda si occupa dello smaltimento? Io voglio sapere il nome. Un’altra cosa strana è che alcuni operatori ecologici della società Lavajet svuotano i cassonetti in strada invece di caricare la munnezza sul proprio camioncino.

Torniamo a ciò che ha detto il direttore del Tg1. Minzolini ha dichiarato “I rifiuti a Napoli da 20anni sono emergenza strutturale e da 20 anni si assiste inermi ad un circolo vizioso. Le strade si riempiono di immondizia, l’amministrazione comunale non ce la fa. Interviene lo Stato con la protezione civile e l’esercito che ripulisce la città ma nel giro di uno o due mesi la situazione torna da capo a dodici. Il problema non è tanto la raccolta quanto dove mettere i rifiuti”. Badate bene, il direttore del Tg1 non specifica che questo compito spetterebbe al presidente del Provincia Luigi Cesaro.

A questo punto Minzolini attacca il piano rifiuti di De Magistris. Il “mastrolindo nazionale” ha dichiarato “Il sindaco De Magistris non vuole un nuovo inceneritore anche se in metropoli come Parigi e Londra non mancano. Non vuole neppure una nuova discarica e magari lo si può anche capire. La sua soluzione? Raggiungere il 70% di raccolta differenziata per evitare le prime due soluzioni. Solo che la metropoli italiana che ha il primato nella raccolta differenziata è Torino, che ha una storia ben diversa da Napoli e che comunque non supera il 42%”.

Il direttore del Tg1 è furbo, si limita a menzionare solo gli esempi italiani. Sappiamo benissimo che in Italia la differenziata non decolla per colpa della “cricca degli inceneritoristi”, ma se andiamo un po' all’estero le cose cambiano. Per esempio, a San Francisco(quarta della California per numero di abitanti) la raccolta differenziata è arrivata al 70%. Quindi il programma De Magistris è fattibile se non “rompono” le scatole i soliti noti.

Minzolini ha concluso il suo monologo dicendo “La politica del neo sindaco di Napoli rischia di oltrepassare il confine delle illusioni. Da qui a poco lo stato con l'esercito tornerà a dare una mano, ci sarà probabilmente l'aiuto delle altre regioni. Ma per evitare il solito circolo vizioso forse è necessario che il sindaco faccia un bagno di realismo e guardi le cose per quello che sono. Per governare c’è bisogno di un sano pragmatismo più che la solita demagogia”. Minzolini è il “vassallo” berlusconiano più scadente. E’ inutile aggiungere altro. Via dalla Rai!

Commenti

  1. A minzolingua non si può non dedicare una frase della saggezza popolare: "mo' pure 'e pullici ten'n a tosse!"

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  2. Si vede lontano un miglio che Minzolini è un vassallo berlusconiano. Le sue sono solo "parole in libertà".

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