Napoli: Il Comune approva l’acqua pubblica

Acqua pubblicaNapoli come Parigi. Il 26 ottobre 2011 il Consiglio comunale ha approvato la trasformazione dell’Arin in Abc(Acqua Bene Comune) un’azienda a carattere totalmente pubblico per la gestione del servizio idrico integrato. Abc, che gestirà il ciclo dalla captazione alla depurazione, fino alla distribuzione, scioglie di fatto l’Arin Spa e il consorzio della depurazione.

Nel corso del Consiglio Alberto Lucarelli, l’assessore ai Beni comuni e alla Democrazia partecipativa, ha illustrato la delibera n. 942 di proposta al Consiglio di Indirizzo per la trasformazione dell'ARIN S.p.a. in azienda speciale e approvazione dello schema di statuto. L’assessore ha dichiarato “E’ il "primo esperimento del genere in Italia, con cui si dà concreta attuazione alla volontà referendaria espressa da 27 milioni di italiani il 12 e 13 giugno”

Lucarelli ha aggiunto “L'Azienda ha l’obbligo di reinvestire e migliorare le infrastrutture con progetti di interesse collettivo e prevede la partecipazione collettiva dei cittadini, un potere consultivo dei lavoratori attraverso il comitato di sorveglianza ma, soprattutto dà un ruolo nuovo al Consiglio comunale non solo di indirizzo della gestione ma anche di approvazione di atti fondamentali dell’Azienda”.

Riccardo Realfonzo, secondo firmatario della proposta, ha ribadito l’importanza dell’atto che dà un ruolo di grande rilievo al Consiglio Comunale. L’assessore al Bilancio ha dichiarato “Il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua a Napoli si è resa necessaria dopo l’esperienza della privatizzazione che aveva determinato un notevole aumento delle tariffe”.

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