La censura di Twitter

TwitterIeri(27 gennaio), Twitter ha comunicato che bloccherà la pubblicazione di alcuni messaggi se la legislazione lo chiede. L’annuncio è stato fatto in un post ufficiale. L’azienda di San Francisco scrive “Man mano che cresciamo a livello internazionale, andiamo in paesi con differenti posizioni in materia di libertà di espressione. Alcune nostre idee differiscono così tanto che non potremmo esistere lì. Non abbiamo ancora utilizzato questa possibilità, ma se un paese ci chiederà di bloccare un tweet proveremo a contattare l’utente e indicheremo chiaramente quando il messaggio è stato bloccato”.

Il contenuto sarà fermato in un paese, ma visibile nel resto del mondo. Dopo il post, sono molti gli utenti che minacciano di usare il microblog per un giorno. “Reporter senza frontiere” attacca: rimuovere i messaggi in un singolo paese significa “collaborare con la censura”. Sulla stessa lunghezza d’onda blogger e attivisti cinesi, mediorientali e latinoamericani: la decisione del sito può aiutare i governi a comprimere la libertà di espressione. La rivolta è partita anche sulle stesso Twitter. Gli hashtag più usati sono: #TwitterBlackout e #CensuramiQuesto.

Commenti