A Scampia non c’è nessun coprifuoco

Scampia, il clan impone il coprifuoco Dopo l’articolo sulla casa abusiva nel campo Rom di Pietro Treccagnoli, un altro giornalista de “Il Mattino” si fa notare per un articolo su un “presunto” coprifuoco imposto dai clan della camorra ai cittadini di Scampia. Marco Di Caterino ci “informa” che gli emissari dei clan hanno fatto il “porta a porta”. Di solito questa “parola” si usa per la raccolta dei rifiuti, in questo caso sta ad indicare altro.

Il giornalista scrive “I clan sono in guerra, la camorra impone il coprifuoco. A Scampia e Melito. L’ordine, perché di questo di tratta, è stato recapitato con un porta a porta, degno dei migliori addetti di come si faceva una volta il censimento. Le donne ‘devono’ stare in casa. E limitare al massimo le uscite di giorno. Di notte mai. I negozi devono chiudere tra le sette e mezza e le 8. I bar, per le ventidue. E guai a chi trasgredisce”.

Facciamo un po’ di chiarezza. A Scampia i negozi hanno sempre chiuso tra le 19.30 e le 20. Questa non è una novità. La mattina le donne continuano ad “uscire” per fare la spesa e la sera la gente esce senza alcun problema. Una domanda nasce spontanea. Cosa ha scoperto il giornalista de “Il Mattino”? Mettiamo il caso che sia vero quello che abbia scritto, allora perché lo Stato non interviene? La camorra ha sempre avuto l’abilità di “mescolarsi” tra la gente per bene. Con la storia del “coprifuoco” avrebbe commesso un clamoroso autogol. Il motivo? Secondo la tesi di Di Caterino, dopo le 22 dovrebbero stare in giro solo affiliati ai clan. A quel punto sarebbe più semplice il lavoro per le forze dell’ordine.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente dell’ottava municipalità, Angelo Pisani. L’avvocato ha dichiarato “Ogni sera, qualche volta anche molto tardi, attraverso in moto o in auto le strade di Scampia per far ritorno a casa e non mi sono mai reso conto di un coprifuoco in zona, né mi è mai accaduto nulla. Purtroppo la gente non affolla le strade per il freddo, la crisi economica e forse anche per paura ma come in tutti i quartieri di Napoli. Basta gettare fango su Scampia, lavoriamo per sviluppare le sue potenzialità”.

Allegato: L’articolo di Di Caterino su “Il Mattino”

Aggiornamento: Il sito “Vita.it” definisce una “sfilata” la manifestazione di #occupyscampia.

Commenti

  1. Grazie per il paragone al " maestro" Biagi, che pure quando scriveva di cose scomode, dicevano : " Sarà la vecchiaia". Quando scrivo un articolo, metto sempre la mia firma, mi pongo tante domande ed effettuo le opportune verifiche. Noto, invece che i " veri giornalisti", come te, non firmano i pezzi, perchè impeganti ad aggrapparsi alle pareti scivolose di una bassa ironia. Troppi punti ? e poco coraggio a mettere il tuo nome. Anche a Casal di Principe e a Corleone, cè ancora qualcuno che giura con vigore : " Quiì è tutto tranquillo".
    Per il sig. Pasquale Pianderoso, sul cui cognome mi astengo da fare, pure tantissime rime, un consiglio : Se lei vive a Scampia, o nelle zone che ho segnalato nell'articolo, visto che lavora in un ospedale per bambini, o si fa curare per crescere in fretta e diventare finalmente adulto, oppure si rivolga ad un ortopedico che le rifaccia acquisire mobilità al collo. Così potrà di nuovo girare la faccia e gli occhi... e vedere finalmente.

    Il vostro affezionato ( ? ) e/o cretino
    Marco Di Caterino

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  2. @Anonimo

    Prima cosa. Da qualche parte ho scritto che non esiste la camorra a Scampia? Seconda cosa. La notizia del "coprifuoco" è stata smentita in modo in ufficiale dalle forze dell'ordine ed dal procuratore aggiunto antimafia di Napoli, Alessandro Pennasilico. Se permetti, mi fido più di loro che di un giornalista(o pseudo tale) Ultima cosa, i negozi a Scampia hanno sempre chiuso tra le 19.30 e le 20. Non è una novità.

    Dimenticavo. Non sono un giornalista e non aspiro ad esserlo. Sono un "semplice" blogger che fa tutto in proprio e che detesta i giornalisti "arrivisti" che scrivono cazzate.

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  3. Si nota appena caro mister x o ?, che non sei giornalista.

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  4. @Anonimo

    Mi raccomando. Venerdì vieni a Scampia per quella cazzata di #occupyscampia. Magari pubblicizzi qualche tuo libro insieme a quel tuo collega...

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  5. Vieni anche tu, così diamo una faccia ad uno pseudonimo, e forse ti accorgi che al di là del " tutto va bene madama la marchesa" forse un " po" di camorra la riesci a vedere dal vivo. Il libro scrivilo tu, forse un maggiore l'impegno cerebrale, potrebbe svelenirti, farti meno acido, e capiresti che la " verità" forse non è quella che supponentemente propali come unica, con la comodità vigliacca dell'anonimato.
    Questo ti dovevo, ma segnalerò a chinque la tua " parzialità" del blog.
    A non risentirci mai più.

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  6. @Anonimo

    Ma ci sei o ci fai? Ripeto. Ho scritto da qualche parte che la camorra non esiste? Ho solo menzionato la tua "cazzata", vale a dire quello del coprifuoco. Tutto qua. Qui l'unico che si "professa" sapientone sei tu. Io invece segnalerò a chiunque la tua "professionalità".

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  7. Grazie ! Non occorre che ti disturbi. Ma in tanti, nomi e cognomi palesi, già la conoscono la mia professionalità. Tu invece continui a nascondereti nell'anonimato, continui a virgolettare le offese, che farebbero la fortuna di qualsiasi avvocato, in cerca di danni, che sicuramente destinerei in beneficenza compresi quelli derivanti dall'aver ospitato commenti che sono solo offensivi e che nulla hanno a che fare con il sacrosanto diritto di cronaca. Come vedi ( se riesci poi a vedere al di la dello spazio del tuo anonimo naso) in caso di gara a chi spara " cazzate" TU sicuramente vinceresti il campionato mondiale. E poi! Perchè non rispondi con il tuo nome e cognome. Tu puoi parlare in questa forma anomala, quando lo fanno gli altri con noi Giornalisti ( scusa la G maiuscola, ma è ora di mettere a posto le cose) per te sono cazzate. Complimenti per COME NON SAI FARE COMUNICAZIONE.
    Marco Di Caterino

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  8. @Anonimo

    Ho solo menzionato la storia del coprifuoco che non trova conferma in nessun organo istituzionale. Il presidente della ottava Municipalità ha chiesto la rettifica al tuo giornale. Il commento su Facebook di un altro lettore l'ho notato solo adesso. Come vedi l'ho rimosso. A non risentirci mai più.

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  9. Visto il tono più educato della tua risposta, Ti scrivo ancora. Tu, caro ....( puntini al posto del nome) a proposito della conferma delle Istituzioni, credi che sul tavolo del Prefetto o di qualche magistrato, siano giunte denunce per estorsioni da Ponticelli, Sant'Antimo, Afragola ( due in 20 anni). Mutuando il loro discorso, dovrebbero affermare che in questi tre posti asfissiati dai clan, l'estorsione non esiste, perchè non ci sono denunce. Credi che ne siano arrivate anche da Scampia, per la droga ? Firmate con il vero nome e cognome? E allora, visto che nemmeno in questo caso non ci sono denunce, il proplema droga non esiste a Scampia. Mio caro amico, da anni chi fa il cronista di strada, ha purtroppo accertato che esiste una grave dicotomia, tra i comunicati stampa e la realtà che solo stando in strada riesce a percepire e poi ad accertare. Non ho trovato, e me ne rammarico, una Tua critica, alla " passeggiata" del Prefetto, Questore e comandante dei carabinieri, fatta nella luce piena del corso Secondigliano, evitando il buio e la disperazione di quel quadrilatero che ho descritto. L'avvocato Pisani, ha chiestola pubblicazione di un suo intervento e l'ha ottenuta. Ognuno deve poter dire la sua, senza che queste vengano definite cazzate, o che facciano scivolare il diritto di critica in bassa ironia, o peggio in offese. Non è così che si fa buona comunicazione, e il Tuo impegno a mantenere questo blog, risulta sminuito.
    Ti saluto.
    Marco Di Caterino

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  10. @Anonimo

    Forse ho esagerato un pò. Dovevo risponderti in maniera più educata. Le tue considerazioni sono giuste. Il problema droga esiste. Basta prendere l'autobus R5 per capire quanta gente viene a Scampia per farsi o per rifornirsi di eroina. Purtroppo non ho avuto il tempo per scrivere qualcosa sulla "passeggiata" del prefetto. Ho letto la notizia solo poche ore fa. Detto questo, ti faccio una domanda. Secondo te, migliorerà qualcosa con il tuo articolo o con #occupyscampia? Dopo il "boom" del libro "Gomorra" abbiamo avuto la presenza massiccia delle forze delle ordine per un paio di mesi, poi tutto è tornato "a"normale. Il colmo è stato che il libro di Saviano ha "danneggiato" le persone per bene. Ai colloqui di lavoro i selezionatori neanche mi consideravano appena dicevo che ero di Scampia. Come si risolve il problema camorra a Scampia? Con una serie di azione concatenate. Primo: una presenza massiccia dello Stato(forze dell'ordine, etc...). Secondo: Giustizia certa per boss e affiliati. Un boss non può essere scarcerato perché manca un paragrafo. Terzo: Un piano di sviluppo "serio" che favorisca l'occupazione.

    Dimenticavo. Questa sera parleranno di #occupyscampia nel programma "L'ultima Parola". Scommettiamo che infangheranno tutto il quartiere e il Sud in generale senza proporre soluzioni?

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  11. Mi fa molto, molto piacere leggere la tua ultima risposta. Non che non cambierà qualcosa dopo il mio articolo. Però, a merito delle associazioni che operano a Scampia, e anche per i blog ( come il tuo, che diventa più che attendibile quando scrivi di testa e non di cuore ) viene alla ribalta anche il lato positivo di questo quartiere. Questa identità positiva, deve ancora sgomitare per porsi all'attenzione della pubblica opinione. Quando ho letto " Gomorra", non esiti a confessarlo, ho avuto un moto di invidia. Che è subito passato. Saviano ha avuto il merito di allagare la conoscenza dei " Casalesi" a livello internazionale, ( Scampia era già ( ahimè) famosa), cosa che secondo me ha reso possibile la cattura di Zagaria, Iovine, Di Lauro e altri.
    Venerdì sono stato a Scampia( ma senza presentare libri). Ho percepito con dolore, la massima disgregazione del fronte anti camorra e, ma spero di sbagliare, ognuna delle realtà dell'associazionismo sembrava avere la " ricetta " giusta, e le altre quella sbagliata. E' accaduto già nel dopo Borsellino e Falcone. Vincere sul " lato oscuro" di Scampia, è purtroppo questone di più generazioni. Chi amministra la città, deve ( secondo me) collegare in maniera più forte e continuativa tutta Napoli a questo quartiere. Ciò comporta investimenti, sia nel sociale che nel tessuto dell'economia, la chiamata a soggetti attivi dei giovani, delle associazioni, dell'impreditoria e di tutta la parte sana di Scampia. E anche se Tu non sei stato mai d'accordo sull'articolo del coprifuoco, vorrai convenire che il " coprifuoco morale", chi di dovere l'aveva già imposto sul tuo difficile, ma bellissimo quartiere.
    Marco Di Caterino

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  12. @Anonimo

    La vita a Scampia va "avanti" senza che sia cambiato nulla. Questo è il problema. #occupyscampia è servita solo al "filo-leghista" Gianluigi Paragone del programma "L'ultima Parola". Il conduttore ha "rispolverato" anche un vecchio servizio sui tossici. Come se i tossici fosse un problema "solo" di Scampia. E' giusto denunciare, il problema è che buona parte dei media(soprattutto quelli del Nord) strumentalizzano la questione senza proporre soluzioni. Ieri(5 febbraio), ho visto "Presa Diretta" di Riccardo Iacona. La trasmissione ha parlato dalla malavita a Roma. C'era un quartiere della Capitale che ha gli stessi problemi(spaccio di droga, furti etc...) di Scampia. Credo che la politica dovrebbe prevenire piuttosto che curare. La criminalità organizzata si diffonde dove c'è il degrado e l'invasione del cemento.

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