Il Senato dà il via libera al DL Liberalizzazioni. Dimissioni in blocco dei vertici dell’Abi

AbiVia libera al Senato per il decreto liberalizzazioni. I SI sono stati 237. 33 i voti contrari, 2 gli astenuti. Il decreto passa ora all’esame di Montecitorio. Il governo aveva posto la questione di fiducia sul maxiemendamento presentato e interamente sostitutivo del decreto liberalizzazioni. Il ministro Piero Giarda ha precisato che il maxiemendamento ricalca il testo uscito dalla commissione Industria. Sul DL liberalizzazioni erano stati presentati ben 1700 emendamenti.

Il comitato di presidenza dell’Associazione bancaria italiana(Abi) ha deciso di dimettersi e consegnare il mandato al comitato esecutivo e al consiglio. Il presidente Abi, Giuseppe Mussari, ha dichiarato “La decisione è stata presa in segno di protesta per la norma sulle commissioni bancarie non modificata dal maxiemendamento, sul quale il governo ha posto la fiducia in Senato. Non si possono imporre prezzi amministrati, se la norma sarà confermata allontanerà gli impieghi delle banche straniere in Italia e costringerà a rivedere il sistema del credito a imprese e famiglie”. Qual è la norma contestata?

E’ la norma sulle commissioni bancarie presente nell’articolo 27bis. Questo articolo rende nulle tutte le clausole che prevedono commissioni per la concessione di linee di credito anche in caso di sconfinamenti oltre il limite del fido. In pratica il venire meno della commissione per l’utilizzo di un somma messa a disposizione di un cliente dalla banca. L’articolo va a sommarsi all’apertura e gestione gratuita del conto corrente per pensionati fino a 1.500 euro; alla “portabilità” del mutuo e al divieto di imporre una polizza vita al mutuatario.

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