La giornata della Memoria per ricordare la Shoah

Il 27 gennaio si celebra la “Giornata della Memoria”, l'appuntamento che ogni anno ricorda la vittime dell'Olocausto.

Campo di concentramento di AuschwitzIl 27 gennaio si celebra la “Giornata della Memoria”, istituita dal Parlamento nel 2000, per ricordare la Shoah. Ma cosa significa? Shoah è una voce biblica che significa “catastrofe, disastro”. Con questo termine viene indicato lo sterminio degli ebrei operato dai nazisti. La data scelta ricorda il 27 gennaio 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa aprirono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz.

Tante le iniziative per la Giornata della Memoria, quest’anno centrata sulla Resistenza degli Ebrei. Alla data dell’8 settembre 1943, gli italiani di “razza ebraica” erano 43 mila. Di questi, un migliaio i partigiani attivi sui monti o in collina; pochi, per via della clandestinità imposta dalle persecuzioni, quelli coinvolti in città. La presenza degli ebrei nel movimento partigiano era caratterizzato da una minor presenza di donne e di giovanissimi. Rispetto ad altri Paesi dove furono organizzati gruppi ebraici di lotta, in Italia gli ebrei affluirono singolarmente nelle fila dei resistenti.

Purtroppo in Italia c'è chi ha ancora il coraggio di negare l”Olocausto”, rileva amaramente Piero Terracina, 84 anni, sopravvissuto ad Auschwitz, durante il suo intervento in occasione delle celebrazioni nel consiglio regionale a Genova per il Giorno della Memoria. “Le frange razziali e xenofobe ci sono ancora e prendono nuovo vigore in vari Paesi europei, compreso l’Italia, dove spesso sui muri delle nostre città appaiono scritte inneggianti a nazismo e fascismo” prosegue, ricordando le profanazioni di cimiteri e sinagoghe in Belgio e Francia, il partito di ispirazione nazista, che in Ungheria chiede di schedare gli ebrei, e Alba dorata in Grecia.

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