Ecco la Trise. La tassa sconosciuta dai parlamentari

La Trise è l’acronimo scelto per la nuova tassa rifiuti e servizi ed entrerà in vigore nel 2014. I parlamentari non sanno spiegare la nuova imposta. Guarda il video.

TriseTrise, Tari, Tasi. Sono i nuovi tributi che saranno introdotti con la legge di Stabilità. La maggior parte dei parlamentari non ha idea di cosa si tratti. Questo è quello che esce fuori da un servizio(video) de “Il Fatto Quotidiano”. Ma cos’è la Trise?

La Trise è l’acronimo scelto per la nuova tassa rifiuti e servizi ed entrerà in vigore nel 2014. La nuova imposta prevede due componenti: Tasi e Tari. La prima sostituisce la vecchia IMU, mentre la seconda prende il posto della tassa sui rifiuti(Tia, Tarsu e Tares). La Trise dovrà essere pagata sia dai proprietari degli immobili, sia dagli inquilini affittuari. La Tari è infatti dovuta da “chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani”. Analogamente, la Tasi è dovuta “da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo le unità immobiliari”. Il Trise è applicato e riscosso dai Comuni che hanno la facoltà di decidere le aliquote, al ribasso o al rialzo, ed eventuali riduzioni.

La Tari si calcolerà in base alla superficie dell’immobile e al numero dei componenti del nucleo familiare. La Tasi si calcolerà con la rendita catastale rivalutata del 65% o più semplicemente in base ai metri quadrati. Saranno i comuni a scegliere. Una volta deciso il calcolo della base imponibile, si dovrà calcolare o l’uno per mille sulla rendita oppure un euro al metro quadro. I Comuni dovranno stare attenti a non sforare l’aliquota massima che era stata stabilita per l’IMU e che era del 7x1000 per i proprietari di prima casa e dell’11,6x1000 per tutti gli altri. Il pagamento è da effettuarsi in 4 rate con scadenza 16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio e 16 ottobre. Chi sceglie la singola rata pagherà il 16 giugno.

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