In Italia hanno vinto gli europeisti
Le elezioni Europee 2014 hanno sancito la vittoria del Partito Democratico di Matteo Renzi. Il 40,81% delle preferenze offre all’ex sindaco di Firenze un’ottima “arma” per tenere sotto scacco i suoi inutili alleati di governo: NCD ha superato la soglia del 4% ma ormai conta poco o nulla, mentre Scelta Civica non ha superato l’1%. Entrambi rischiano di sparire se si torna a votare per le Politiche.
Sapete questo cosa significa? Che questi due partiti faranno passare di tutto pur di restare in Parlamento fino al 2018, anno in cui finisce l’attuale legislatura. Ma come si spiega il successo clamoroso del PD?Bella domanda. Gli 80 euro “regalati” a 10 milioni di italiani sono serviti per mantenere l’elettorato di sinistra, ma non sono stati determinanti per la vittoria schiacciante. Il motivo va cercato altrove. Secondo me, la campagna del Partito Democratico e di alcuni media sulle conseguenze catastrofiche dall’uscita dell’Italia dall’euro ha influenzato il fragile animo degli italiani. Non è un caso se nel nostro Paese si è registrata la più alta affluenza alle urne(58,68%) di tutta l’Europa.
In Francia, Danimarca e Inghilterra hanno vinto i partiti anti UE, mentre in Italia il consenso è andato al partito più europeista al mondo. Un motivo ci sarà. Un altro fattore determinante è stata la scelta dei candidati: puntare su Alessia Mosca, Alessandra Moretti, Simona Bonafè e Pina Picierno è stata un’ottima mossa. Il motivo? Con le preferenze, la maggioranza delle persone vota candidati che stanno in TV dalla mattina alla sera e conta poco se parlano del nulla o fanno gaffe clamorose come la Picierno. Alla fine le quattro dell’Ave Maria sono state elette ed io l’avevo anticipato in questo articolo. A parte la Picierno(arrivata seconda dietro Pittella), le altre tre sono quelle che hanno ottenuto più voti per il PD. Ma il bello arriva ora: Matteo Renzi e il Partito Democratico riusciranno a tenere questo alto consenso?
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