Argentina a rischio default

A mezzanotte del 30 luglio scade il termine per il pagamento degli interessi agli obbligazionisti che hanno accettato il concambio dei bond nel 2005 e nel 2010.

Argentina a rischio defaultRestano ancora poche ore all’Argentina per scongiurare il default, che 13 anni fa la mise a terra. Scade alle 23.59 di oggi(30 luglio), il termine per il pagamento degli interessi dovuti da Buenos Aires ai detentori di bond che nel 2005 e 2010 acquistarono obbligazioni a un tasso scontato.

Un ristrutturazione che tagliò del 70% il debito del paese e il valore della carta in mano agli investitori. Non tutti, però, accettarono quel concambio: tra loro anche 50 mila risparmiatori italiani che adesso sperano di vincere la loro scommessa. L’Argentina deve trovare un accordo o ottenere dal tribunale più tempo per negoziare la ristrutturazione del suo debito con alcuni fondi di investimento degli Stati Uniti. La somma dovuta a questi ultimi è pari a 1,33 miliardi di dollari. Alle trattative in corso a New York, prendono parte il ministro argentino Kicillof e il mediatore nominato dal tribunale, Pollack. Un default si tradurrebbe in richieste da parte dei titolari di bond per 29 miliardi di dollari, ovvero l’intero ammontare delle riserve estere dell’Argentina. Evitare il default e rispettare la sentenza americana implicherebbe invece, secondo Buenos Aires, pagamenti per 500 miliardi di dollari.

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