La finta rivoluzione copernicana di Matteo Renzi

Il premier gelataio ha promesso di eliminare la Tasi e l'IMU agricola dal 2016. Non ha detto da dove arriveranno le coperture. Solita fuffa?

Matteo Renzi“Nel 2016, se faremo le riforme, elimineremo noi la tassa sulla prima casa e l’IMU agricola e dal 2018 taglio IRPEF e delle tasse sulle pensioni”. Questo è l’annuncio choc fatto ieri(18 luglio) da Matteo Renzi all’assemblea del Partito Democratico. Sulla carta per il momento non c’è nulla, si tratta solo di una promessa che può essere realizzata con una magia.

Il premier gelataio ha aggiunto: “Sarà una rivoluzione copernicana, una riduzione delle tasse senza precedenti e il PD sarà il primo partito a farla. Dal 2016 l’Italia rispetterà i parametri UE, non vogliamo che il debito continui a crescere”. In poche parole Renzi difende il limite del 3% e il pareggio di bilancio, ma si impegna a ridurre il debito e a tagliare le tasse. Cosa inventerà per far quadrare i conti? La promessa(elettorale?) fatta dal premier è valutabile in 45 miliardi di euro in tre anni. In particolare si tratta di 5 miliardi nel 2016, 20 nel 2017 e 20 nel 2018. Dove reperirà le risorse? Nel Documento di Economia e Finanza 2015 c’è scritto chiaramente che la pressione fiscale calerà solo nel 2018 ma sarà sempre più alta rispetto a quella di quest’anno.

Renzi non ha accennato alle coperture necessarie per tradurre in realtà il suo sogno. A questo punto è facile immaginare il solito gioco delle tre carte: trasformazione delle tasse statali in comunali o semplicemente cambiando il nome del tributo. E’ il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a svelare l’arcano: “La tassazione sugli immobili verrà rivista con l’introduzione della Local Tax”. Ma non finisce qui. I tecnici del Tesoro sono impegnati a scrivere una manovra finanziaria da 17 miliardi di euro per scongiurare il rischio che scattino le clausole di salvaguardia su IVA e accise. Inoltre, nel 2016 ci sarà un ulteriore spesa di 1,7 miliardi di euro per lo sblocco dei contratti degli statali. E’ inutile girarci intorno, Matteo Renzi conferma di essere la versione stupida di Silvio Berlusconi.

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Posted by Maxso Magazine on Domenica 6 luglio 2014

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