Dirigenti Rai guadagnano in media 1.000 euro al giorno. E’ giusto?
Da domenica i principali siti di news italiani sono tornati a parlare degli stipendi dei dirigenti della Rai. Come mai? La TV di Stato dovrebbe fare servizio pubblico e dare stipendi “normali”, visto che viene tenuta a galla grazie ai soldi dei contribuenti. Da quest’anno il canone Rai è stato inserito nella bolletta elettrica, quindi è diventato difficilissimo evadere l’odiosa tassa.
La prima rata 2016 è arrivata proprio questo mese. I cittadini si sono visti recapitare una bolletta elettrica con prezzo maggiorato di 70 euro. Una camorra legalizzata in pratica, ringraziate il premier Matteo Renzi. Perché paghiamo il canone Rai? La TV di Stato non fa più servizio pubblico ed è diventata una sorte di “piazzificio” della politica(e non solo). Da oggi(25 luglio) chiunque, collegandosi al sito della Rai, può sbirciare i compensi di dirigenti e giornalisti oltre i 200 mila euro. Per la prima volta la TV pubblica applica la legge Brunetta sulla trasparenza dei dipendenti pubblici. Così si scopre che Campo Dall’Orto, amministratore delegato, guadagna 652 mila euro e ha un contratto di tre anni. Antonio Marano, presidente di Rai Pubblicità, mette in tasca 390 mila euro al mese. La presidente Monica Maggioni arriva a 330 mila, 270 mila sono la quota fissa da ex direttore di Rainews e 60 mila da consigliere. Mario Orfeo, direttore del Tg1, guadagna 320 mila euro al mese per fare propaganda renziana. La stessa cifra viene incassata anche da Carlo Verdelli, direttore editoriale informazione. La “mitica” Daria Bignardi, direttore di Rai Tre, porta a casa 300 mila euro. Anche lei farà propaganda renziana?
Ma non ci finisce qui. Sono tanti, nell’elenco, i manager spariti dai quadri dirigenziali, parcheggiati da qualche parte senza lavoro ma con stipendi molto ricchi. L’ex del Tg2 e di Rai Uno Mauro Mazza percepisce 340 mila euro all’anno. Il notista politico del Tg1 ed ex deputato Francesco Pionati incassa 203 mila. L’ex direttore generale Alfredo Meocci porta a casa 240 mila. La “mitica” Carmen Lasorella, storico volto del Tg2, 205 mila. La “rossa” Anna La Rosa, un tempo direttore di Rai Parlamento, 240 mila all’anno. Già direttore generale molto contestata, Lorenza Lei prende 240 mila euro. Tutti loro hanno contratti a tempo indeterminato. Gli stipendi dei dirigenti Rai sono uno schiaffo alla povertà. L’assurdità di queste cifre è da collegare all’ultimo rapporto Istat, secondo il quale in Italia 4 milioni e 598 mila persone vivono in povertà assoluta. La cosa drammatica è che pagheranno il canone Rai anche gli over 75 con reddito superiore a 6.713,98 euro. Ma ci rendiamo conto?
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