La figuraccia del governo Renzi con il Fertility Day

Una campagna del Ministero della Salute per invitare a far figli il prima possibile sta attirando molte critiche e commenti.

Fertility DayNel 2014 i nati da coppie italiane sono stati meno di 400.000, 398.540 per la precisione. Le donne italiane in età riproduttiva sono sempre meno e hanno una propensione ad avere figli sempre più bassa. Questo è quello che scrive l’Istat nel rapportoNatalità e fecondità della popolazione residente”.

Perché gli italiani non fanno figli? Questa è la domanda che dovrebbero farsi ogni giorno i nostri politici e gli illustri intellettuali italiani. Invece cosa accade? Propongono una soluzione tampone: l’invasione di migranti per fermare il calo demografico. Peccato che anche le coppie straniere fanno meno figli una volta giunti nel nostro Paese. Questi ciarlatani non dicono mai come stanno veramente le cose. Gli italiani non fanno più figli per un motivo: crescere un bambino costa tempo e denaro. Capita che chi ha i soldi non ha tempo libero perché lavora troppo e chi è senza un’occupazione non ha denaro per accudire un figlio. E’ un cane che si morde la coda. Le nascite torneranno a crescere solo se calerà drasticamente la disoccupazione. Il governo Renzi invece continua a proporre baggianate mediatiche, l’ultima è il Fertility Day, previsto per il 22 settembre.

La bellezza non ha età. La fertilità si”. Questo è uno degli slogan della campagna lanciata dal ministero della Salute. Molti utenti di Twitter e Facebook sembrano non avere apprezzato. Non abbiamo asili, abbiamo un’emigrazione di massa, non abbiamo lavoro e le famiglie non ce la fanno ad arrivare a fine mese? Tutto secondario: è la fertilità il tema sul quale spendere energie. Il ministro Beatrice Lorenzin propone una rivoluzione culturale per favorire la natalità. Nel documento diramato dal Ministero c’è scritto: “Operare un capovolgimento della mentalità corrente volto a rileggere la Fertilità come bisogno essenziale non solo della coppia ma dell’intera società, promuovendo un rinnovamento culturale in tema di procreazione”. Questi considerano le nascite come se fossero dei prodotti di una fabbrica. Ma ci rendiamo conto? Il Fertility Day è un insulto a tutti.

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