Cgia: 78,8% tasse va nelle casse statali

Il paradosso del federalismo incompiuto: Regioni ed Enti locali gestiscono il 53% della spesa pubblica, ma i versamenti dei cittadini finiscono nelle casse centrali.

78,8% tasse va nelle casse stataliIl 78,8% delle tasse pagate dai contribuenti va nelle casse statali. E’ quello che emerge da un rapporto della Cgia di Mestre. Su un ammontare complessivo di 493,5 miliardi di euro di imposte dirette, indirette e in conto capitale versate dagli italiani nel 2015, ben 389 miliardi sono stati incassati dall’Erario, 69,7 miliardi dalle Regioni, 29,3 dai Comuni, 4,1 dalle Province e 1,3 miliardi da altri enti locali.

La Pubblica amministrazione incassa complessivamente 712,1 miliardi di euro se mettiamo anche i 218,5 miliardi di contributi sociali effettivi(previdenziali+assicurativi) pagati dagli italiani. Paolo Zabeo, coordinatore della Cgia, ha dichiarato: “Nonostante le riforme avviate in questi ultimi 25 anni siamo ancora a metà del guado. Non facciamo più parte del club dei Paesi unitari, ma non possiamo neppure considerarci un Paese federale”. I dati ci dicono che sul fronte fiscale la quasi totalità del gettito tributario finisce nelle casse dello Stato centrale, ma gran parte della spesa, al netto degli interessi sul debito pubblico e della previdenza, viene gestita dalle Amministrazioni locali.

Dei 432 miliardi di spesa pubblica al netto di interessi e previdenza, il 53% è in capo a Regioni, Province e Comuni. Zabeo ha detto: “Insomma, la quasi totalità delle nostre tasse finisce a Roma, ma oltre la metà della spesa viene amministrata da Regioni e autonomie locali”. Tra il 2010 e il 2015 i Comuni hanno subito un taglio dei trasferimenti da parte dello Stato centrale di 11,9 miliardi di euro. Per salvaguardare i bilanci e i servizi erogati alla popolazione i sindaci hanno aumentato le tasse locali di 11,3 miliardi di euro. Con la sostituzione dell’ICI con l’IMU il carico fiscale sui capannoni e sui negozi è più che raddoppiato, passando da 4 a 9,5 miliardi di euro.

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