Comune di Napoli sfrutta disoccupati con voucher

Il Comune di Napoli ha pubblicato un bando per la selezione di disoccupati da utilizzare per attività utili tramite i voucher. Il sindaco De Magistris non era contrario ai buoni lavoro?

Luigi De Magistris“Avviso Pubblico per la selezione di lavoratori disoccupati disposti ad effettuare presso il Comune di Napoli prestazione di lavori di tipo accessorio retribuiti mediante voucher”. Questo è il bando apparso ieri(7 dicembre) sul sito del Comune di Napoli. Tutto bene? Mica tanto. L’amministrazione di Luigi De Magistris ha posto dei requisiti molto selettivi per partecipare al bando:

  • non essere beneficiari di alcuna indennità di disoccupazione e/o di altro sostegno al reddito;
  • essere stati percettori di ammortizzatori sociali;
  • essere residenti nel Comune di Napoli alla data di pubblicazione dell’Avviso pubblico.

La prima cosa che salta all’occhio è che chi non ha mai avuto ammortizzatori sociali non potrà essere selezionato per i lavoretti offerti dal Comune. Ma non finisce qui. Gli “aspiranti” lavoratori devono allegare alla domanda il modello ISEE anno 2015. Il motivo? Verranno scelti quelli che hanno ISEE più basso e un nucleo familiare più numeroso. Tutto questo casino per quali tipi di lavori? Il Comune di Napoli intende individuare i lavoratori disponibili a svolgere presso i diversi settori e servizi dell’Ente le attività di seguito specificate, preferenzialmente indicate dalla Regione Campania:

  • Servizio di monitoraggio sulle strade demaniali, comunali e provinciali finalizzato alla prevenzione dei fenomeno del randagismo ed alla verifica dell’esistenza di situazioni di dissesti stradali o in ogni caso di situazioni di insidie e trabocchetti;
  • Servizio di apertura biblioteche pubbliche;
  • Lavori di giardinaggio;
  • Lavori in occasione di manifestazioni sportive, culturali, caritatevoli;
  • Lavori di emergenza;
  • Attività lavorative aventi scopi di utilità sociale;
  • Lavori e servizi legati ad esigenze del territorio e dei cittadini nel settore della blue economy o dell’ICT.

Nel bando si precisa che i lavoretti potrebbero svanire se non arriverà il finanziamento dalla Regione Campania. Capito? Uno fa tutto questo casino e alla fine rischia di rimanere in una lista senza lavorare. Quanto percepirà il lavoratore? Il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio avviene attraverso i voucher, ovvero i discussi buoni lavoro estesi in tutti i settori dal Jobs Act di Matteo Renzi. Le prestazioni di tipo accessorio retribuiti con i voucher, li trovo un surrogato del lavoro a nero. La Cgil ha raccolto migliaia di firme per indire un referendum abrogativo delle normative che hanno legittimato i voucher.

Tra i firmatari c’è anche il sindaco De Magistris. Un vero controsenso questo bando pubblicato dal Comune. Ma torniamo al pagamento. Il valore netto del voucher da € 10.00 nominali, cioè il corrispettivo netto della prestazione, in favore del prestatore, è pari a € 7,50 euro all’ora. Gli importi relativi ai voucher possono essere riscossi da parte del prestatore di lavoro presso qualsiasi ufficio postale nel territorio nazionale. L’attività di natura accessoria non potrà dar luogo a compensi superiori a € 4.000.00 lordi, pari a € 3.000 netti all’anno. Sul sito “Napoli in comuneleggo che un bando simile è stato già pubblicato la scorsa primavera. Dei potenziali 457 posti necessari furono presentate solo 41 richieste. Perché in ogni bando ci sono decine di requisiti impossibili da rispettare?

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