Elezioni anticipate o governo di responsabilità nazionale?
Oggi(7 dicembre) si riunirà la Direzione del Partito Democratico, dopo il risultato del referendum che ha bocciato la riforma costituzionale. Il parlamentino dem è convocato alle 15 per l’analisi della situazione politica. E i lavori saranno trasmessi in diretta streaming. C’è attesa per il confronto tra Matteo Renzi e la minoranza dem.
Secondo quanto si apprende da fonti di maggioranza, Renzi nell’intervento alla direzione confermerà le dimissioni da premier e non dovrebbe spingere l’acceleratore sulle elezioni anticipate. Il motivo è ovvio: il PD di Renzi non avrebbe nessuna chance di vittoria. Meglio far passare qualche mese e aspettare momenti più propizi per votare. Come andrà a finire? Il segretario del PD proporrà un governo di responsabilità nazionale con ampia partecipazione delle forze politiche. Tra l’altro c’è anche il problema della legge elettorale e delle pensioni dei nuovi parlamentari. Il presidente Sergio Mattarella ha già annunciato che si andrà a votare solo quando ci sarà una legge elettorale omogenea per Camera e Senato.
La Corte Costituzionale ha fissato l’udienza per la discussione sulle eccezioni di costituzionalità sollevate sull’Italicum al 24 gennaio 2017. Dopo la pronuncia della Consulta ci sarà un intervento del Parlamento. E qui nascono i problemi. I nuovi deputati e senatori faranno di tutto per “allungare” la legislatura fino al 17 settembre 2017, giorno in cui matureranno la pensione da parlamentare. Mettiamoci l’anima in pace, si andrà a votare a fine 2017 o inizio 2018. La formalizzazione delle dimissioni di Renzi al Colle potrebbe arrivare non prima di venerdì 9 dicembre 2016, il via alle Consultazioni tra sabato e lunedì, con l’obiettivo di far nascere il nuovo governo prima di Natale. Il nuovo premier potrebbe essere qualcuno vicino a Renzi. Un nome? Maria Elena Boschi.
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