Migrante aggredisce un autista a Parma

Un migrante ha aggredito un autista della Tep a Parma. La rissa diventa virale per filmato finito sui social. La sicurezza in Italia è un optional?

Immigrati aggrediscono autista a ParmaI migranti servono per occupare i posti di lavoro rifiutati dagli italiani e per pagare le pensioni. Questo è il ritornello che sentiamo spesso in televisione. Al momento sappiamo che l’emergenza ci costa quasi 5 miliari di euro all’anno e che i lavoratori stranieri fanno evaporare una parte della nostra ricchezza. L’altra cosa certa è che i migranti hanno fatto aumentare il numero di indigenti e di criminali nel nostro Paese.

L’ultimo caso di cronaca è accaduto a Parma. Un giovane migrante ha aggredito un autista della Tep, azienda di trasporto pubblico di Parma. Il fatto, filmato da un passeggero, è accaduto lunedì(28 agosto) pomeriggio nei presi della stazione. Il tutto, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe nato dal fatto che il giovane di colore intralciava la sosta del mezzo pubblico alla pensilina di arrivo. Prima le parole poi l’aggressione con l’autista colpito più volte tanto da cadere a terra ed essere sopraffatto, di fronte a numerosi testimoni. Nel video si vedono sette-otto individui, tra cui due donne, sbattere i pugni contro i vetri dell’autobus e inveire contro l’autista rimasto asserragliato sulla vettura. La vittima dell’aggressione, finito al pronto soccorso con sette giorni di prognosi, ha sporto denuncia ai carabinieri che stanno svolgendo le indagini e hanno acquisito il video. L’azienda di trasporto pubblico Tep ha comunque avviato un’indagine interna anche per accertare eventuali responsabilità dello stesso autista. L’auspicio è che le forze dell’ordine facciano al più presto luce sull’accaduto, identificando tutti gli aggressori e capendo come si sono svolti concretamente i fatti, poiché non vi è tolleranza per atti di questa gravità. Al momento, l’unica cosa certa è che niente può giustificare una reazione così violenta. L’Italia dovrebbe essere un Paese civile, invece sembra una giungla dove ognuno fa quello che vuole.

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