In calo gli sbarchi di migranti in Italia

Con la ridotta la presenza delle navi delle ONG a largo della Libia sono diminuiti anche gli arrivi dei migranti sulle coste italiane.

AFP_PZ7U6L’esodo incontrollato di migranti dalla Libia verso l’Italia sembra finito. L’entrata in vigore del codice di condotta per le Organizzazioni Non Governative(ONG) nel Mediterraneo ha fatto calare gli sbarchi. Dal primo gennaio 2017 al 28 settembre 2017 sono stati 104.082 i migranti giunti sulle coste italiane, -21,18% rispetto al 2016. Nello stesso periodo dello scorso anno, infatti, sbarcarono 132.043 persone. I dati sono forniti dal ministero dell’Interno.

Analizzando i dati per singolo mese, si scopre che a settembre sono arrivati “solo” 4.955 persone, 12.020 in meno rispetto allo stesso mese del 2016. Il crollo degli sbarchi si era già registrato a luglio(-12.093) e agosto(-18.059). Cifre del tutto in controtendenza rispetto al primo semestre 2017 che aveva fatto registrare un incremento di sbarchi rispetto allo scorso anno. Tra i porti maggiormente impegnati, al primo posto quello di Augusta con 14.896 arrivi, seguito da Catania(13.491) e Pozzallo(10.080). La Regione che accoglie più migranti è la Lombardia(14%), davanti alla Campania(9%), al Lazio(9%), alla Sicilia(8%) e all’Emilia Romagna(8%).

La maggior parte dei migranti non scappa da guerre

Il dato interessante è la nazionalità dei migranti sbarcati in Italia nel 2017. Il motivo? La maggior parte provengono dalla Nigeria(17.090), Guinea(9.128) e Bangladesh(8.794). Seguono Costa d’Avorio(8.567), Mali(6.181), Senegal(5.666), Eritrea(5.613), Gambia(5.606), Sudan(5.505) e Marocco(5.148). Altri migranti(dato che comprende coloro per i quali sono ancora in corso attività di identificazione) sono circa 26.784. A parte Nigeria, Mali, Sudan e Eritrea sono tutti Paesi in cui non è in corso una guerra. Quest’ultimo dato fa capire che la maggior parte dei migranti che arrivano in Italia sono irregolari e non hanno diritto all’asilo. C’è da fare una puntualizzazione sulla Nigeria: il Paese “risulta” in guerra per la presenza nell’area settentrionale di Boko Haram, un’organizzazione terroristica jihadista sunnita che considera sacrilega l’educazione occidentale. La presenza di Boko Haram in una parte della Nigeria non giustifica i 17.090 nigeriani arrivati sulle nostre coste nei primi nove mesi del 2017. Dietro c’è la mafia nigeriana?

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