Che fine hanno fatto gli euro degli SMS per i terremotati?

Grazie alla solidarietà degli italiani più di 33 milioni di euro erano stati raccolti con gli SMS all'indomani del terremoto del 24 agosto 2016. Che fine hanno fatto?

SMS solidali. Neanche un soldo ai terremotatiNemmeno un euro dei 33 milioni che gli italiani hanno donato attraverso SMS da 2 euro l’uno o attraverso bonifici di solidarietà è finito a beneficio delle popolazioni terremotate di Amatrice, Accumoli, Arquata o Pescara del Tronto e degli altri comuni terremotati il 24 agosto 2016. Lo ha rivelato ad Atreju 2017 il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Il Primo cittadino racconta che sono arrivati i soldi della solidarietà degli italiani, ma non quelli raccolti con gli SMS.

Pirozzi ha dichiarato: “Questo nelle persone genera la convinzione che nulla è vero. La gente non crede più a niente. Questo è un grande sbaglio. Io sono soddisfatto per il resto della solidarietà degli italiani e del mondo”. Una domanda sorge spontanea: la beneficenza è diventato il business del ventunesimo secolo? Le compagnie telefoniche non svolgono gratis questo servizio solidale ma trattengono una cospicua quota parte delle donazioni. Ci sono poi gli onerosi costi di finanziamento delle organizzazioni che a vario titolo propongono la raccolta fondi. Di ogni euro donato dagli italiani, dopo tutti questi prelievi, arriva ben poco ai beneficiari. Il 29 agosto 2016, cinque giorni dopo il sisma, in un articolo menzionavo il precedente della raccolta fondi per i terremotati dell’Aquila.

La Procura della Repubblica di Rieti, a quanto riferisce “Il Fatto Quotidiano”, sentirà il sindaco Pirozzi nell’ambito di un’indagine riguardante la destinazione degli oltre 33 milioni di euro raccolti con gli SMS di solidarietà per i terremotati del centro Italia. Fondi che fino ad oggi non sono stati destinati alle popolazioni colpite dal sisma. Un esempio? Una commissione di saggi aveva deciso di destinare parte di quei soldi per una pista ciclabile a Civitanova, comune non colpito dal terremoto del 24 agosto 2016. C’è poi il caso del Lazio, dove i soldi degli SMS sono stati spesi per la ricostruzione di tre scuole in comuni che però non rientrano nel cratere sismico.

La risposta della Protezione Civile

Nessun euro degli italiani è sparito”. Lo afferma la Protezione Civile a proposito delle donazioni raccolte tramite gli SMS al numero solidale 45500 dopo il sisma in centro Italia. I fondi raccolti, come stabilito dal Protocollo d’intesa con i gestori di telefonia e della legge 229 del 2016, sono destinati a interventi in favore dei territori colpiti dal sisma e sono nella contabilità del Commissario straordinario dopo l’approvazione dei progetti proposti dalle Regioni d’intesa con i territori colpiti.

Commenti