Auditorium di Scampia trasformato in dormitorio per Rom

L'Auditorium di Scampia doveva essere una sistemazione temporanea per i Rom, invece rischia di diventare un dormitorio definitivo. A guadagnarci sono sempre gli stessi.

Il dormitorio nell'Auditorium di ScampiaChe fine hanno fatto i Rom di Scampia? Sono stati nascosti per far mangiare i soliti noti, ovvero i cosiddetti “amici degli amici” dei politici. Ma andiamo con ordine. Lo scorso luglio, il “famoso” campo Rom tra Scampia e Mugnano è stato sequestrato dalla Polizia municipale di Napoli. La Procura della Repubblica aveva concesso un termine fino all’11 settembre 2017 prima di procedere allo sgombero coattivo del campo abusivo.

Lo sgombero non c’è stato. Il motivo? Il 27 agosto 2017 c’è stato un mega rogo che ha distrutto alcune baracche e ha intossicato tutti i cittadini di Scampia. Un disastro ambientale senza precedenti che però è passato in secondo piano di fronte all’emergenza abitativa dei Rom. C’è da dire che, prima del rogo, il Comune di Napoli non aveva trovato una sistemazione alternativa per i futuri sgomberati. Si può dire che l’incendio sia stato quasi un “salvagente” per il nostro sindaco “promoter” Luigi De Magistris. Il motivo? Lo sgombero è stato annullato di fronte all’emergenza abitativa e i Rom sono stati ospitati presso l’Auditorium di Scampia. Doveva essere un’occupazione temporanea in attesa della tendopoli nell’ex Caserma Boscariello, invece rischia di diventare un dormitorio definitivo. Il motivo? Dietro c’è il solito business sulla pelle dei poveracci, in questo caso i Rom. L’accoglienza nell’Auditorium di Scampia per 40 giorni è costata 80 mila euro. Sono 2 mila euro al giorno delle tasse dei contribuenti finiti nel conto corrente di una cooperativa privata. Come i migranti, anche i Rom sono un “prodotto” che fa arricchire i soliti noti. Un Auditorium tra i più belli di tutta la città, è sottratto alla cittadinanza per destinarlo all’accoglienza. Una domanda sorge spontanea: perché i Rom non vengono ospitati nella “Napoli bene”? Non li vogliono perché sanno benissimo che bruciano di tutto ogni giorno. Alla fine sono sempre le periferie a rimetterci.

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