Il fallimento di De Luca sullo smaltimento delle ecoballe

Appena l’1,7% delle ecoballe è stato liquidato in 633 giorni. Equivale a circa 104 mila, nulla rispetto ai 6 milioni di ecoballe che ancora attendono. Il piano del governatore De Luca è un fallimento, non per colpa dell'inchiesta di Fanpage.

Vincenzo De Luca“Con l’avvio dell’operazione di smaltimento delle ecoballe in Campania, parte la sfida. E’ l’inizio della soluzione del problema della Terra dei Fuochi. Inizia un’altra storia”. Questo è quello che disse il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca il 30 maggio 2016, giorno in cui partì il primo carico di ecoballe dal sito di Taverna del Re, a Villa Literno(CE). Come stanno le cose 633 giorni dopo?

Prima di rispondere è giusto ricordare di cosa stiamo parlando. Con un’ampiezza di circa 130 ettari, Taverna del Re è il più grande sito di stoccaggio provvisorio di rifiuti imballati presenti in Campania. Sono presenti circa 65 mila ecoballe coperte da un telone di cellofan, una città di rifiuti estesa su 3 chilometri quadrati e grande come 366 campi di calcio messi insieme. Il totale delle ecoballe da rimuovere in Campania è pari a circa 6 milioni di tonnellate. Cosa prevede il piano del governatore De Luca? Il bando della Regione Campania ha appaltato 5 lotti su 8 per un totale di 476.794 tonnellate di ecoballe. Come procede il cronoprogramma? Fino ad oggi sono state rimosse 104 mila tonnellate di ecoballe, pari all’1,7% del totale. Nulla rispetto ai milioni di ecoballe che ancora attendono. Il 31 dicembre 2017 erano trascorsi 580 giorni dalla prima operazione di rimozione delle ecoballe a Taverna del Re. In questi 580 giorni il risultato da raggiungere doveva essere più del quadruplo. Il governatore De Luca aveva promesso: “In 2 anni e mezzo via le ecoballe”. Sinora resta solo una promessa. Ci sono molte cose “strane” sullo smaltimento delle ecoballe in Campania.

Ai raggi X ci sono le 4 aziende che si sono aggiudicate la prima gara. Il giornale La Repubblica(vedi link allegato al tweet) scrive. “Nomi di società e di manager finiti anche in inchieste recenti da Potenza a Milano. Alle dipendenze di una delle aziende c’è un dirigente arrestato nel 2014 per la bonifica di un’area a Pioltello: archiviata la corruzione, pendono accuse per irregolarità di smaltimento”. Non solo. La Iren di Torino, azienda con una quota nella “Salerno Energia”(partecipata del Comune di Salerno), si è aggiudicata uno dei lotti dell’ultima gara per lo smaltimento delle ecoballe. L’azienda illumina il Natale di Salerno dal 2007. La multi- utility torinese, pochi mesi prima di vincere le ecoballe in Regione, ha aumentato le quote che aveva nella partecipata del Comune. Nella seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage(video) c’è l’incontro con Roberto De Luca, assessore al bilancio al comune di Salerno, che si siede con l’intermediario a parlare dello smaltimento delle ecoballe. Perché era lui ad occuparsi di una faccenda della Regione Campania? Il figlio del governatore De Luca è stato iscritto nel registro degli indagati nell’inchiesta della procura della Repubblica di Napoli e si è dimesso.

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