De Magistris: Attacco alla città

La Corte dei Conti ha confermato lo sforamento dei conti del Comune di Napoli nel 2016. Alla base della decisione c'è il debito post terremoto, noto come Cr8, non riconosciuto nel bilancio 2016. Il sindaco De Magistris parla di attacco alla città.

Luigi De MagistrisIl Comune di Napoli è vicino alla bancarotta. Ieri(7 marzo) la Corte dei Conti ha rigettato il ricorso dell’amministrazione arancione nella parte riguardante lo sforamento dei conti nel 2016. Accolto, invece, quello relativo allo sforamento dei conti del 2014. Lo sforamento dei conti nel 2016 è legato al tema del debito con il Cr8. Che cos’è? E’ il Consorzio ricostruzione otto, titolare di un credito di 97 milioni di euro nei confronti del Municipio per lavori effettuati dopo il terremoto del 1980.

Il sindaco Luigi De Magistris ha dichiarato: “E’ un attacco alla città che rischia di minare gli equilibri istituzionali del Paese. Ora parte la grande mobilitazione politica e metteremo in campo ogni azione istituzionale, amministrativa e giuridica per contrastare questa enorme ingiustizia”. La decisione della Corte dei Conti mette a rischio la (già scarsa) manutenzione ordinaria di strade, parchi pubblici e cimiteri. L’ex magistrato ha aggiunto: “Non ci si rende conto che per un cavillo formale si mettono a rischio le politiche sociali della città, la qualità dei servizi, la necessità di garantire diritti ai cittadini”. Mandare in default la terza metropoli d’Italia per un debito milionario eredità del terremoto del 23 novembre del 1980 è un atto criminogeno. Nessuno a Napoli può gioire, nemmeno quelli che non stimano De Magistris per il pessimo lavoro fatto negli ultimi 7 anni a Palazzo San Giacomo. La Corte dei Conti è la stessa che per decenni ha consentito porcate indicibili sulla allegra gestione della spesa pubblica soprattutto nel Sud Italia. Il fallimento di Napoli avrebbe effetti devastanti sui cittadini che già oggi sbarcano il lunario e ricevono servizi pubblici da terzo mondo.

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