L’emergenza rifiuti a Napoli nord
Torna l’emergenza rifiuti a Napoli. Anzi no. I cumuli di spazzatura sono presenti solo nella zona nord della città, dove la raccolta non viene fatta da quasi due settimane. Come mai? La linea 1 del termovalorizzatore di Acerra è ferma per manutenzione e questo causa una calo di smaltimento di 700 tonnellate al giorno. A questo si è aggiunto il fatto che gli appalti banditi da Sapna(la società ambientale provinciale) per spedire fuori regione i rifiuti sono andati deserti. La spazzatura continua ad accumularsi nei tritovagliatori(Stir) a causa di questi due problemi e il Comune di Napoli ha deciso di “privilegiare” la raccolta della spazzatura nei quartieri della Napoli bene.
Un vero e proprio fascismo sociale quello messo in atto dall’amministrazione arancione. I cittadini della zona nord sono sommersi dai rifiuti, ma l’importante è che ci siano i turisti in città e prosegua l’accoglienza dei migranti. Napoli città rifugio, come dice il sindaco Luigi De Magistris, ma non per chi vive a Scampia e in altri quartieri della zona nord. Il problema rifiuti resta ancora irrisolto a Napoli, nonostante le fregnacce dette ogni giorno dalla giunta arancione. In 7 anni nessun ciclo di rifiuti è stato avviato e la raccolta differenziata al 70% resta solo un miraggio. L’ultimo dato disponibile indica una percentuale del 33,1%. Nessun sito di compostaggio è stato individuato o progettato. Nel 2015 il Comune di Napoli voleva costruire una centrale elettrica a biogas a Scampia, in una zona a pochi passi dal centro abitato. La rivolta dei cittadini e la bocciatura della Regione Campania fece cambiare idea all’amministrazione arancione. A pensar male del prossimo si fa peccato ma spesso si indovina. Non vorrei che il Comune faccia pagare agli abitanti di Scampia il rifiuto dell’impianto di tre anni fa.
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