Istat: Spesa per consumi cresce più del reddito

La spesa per consumi cresce più del reddito in Italia e va ad intaccare la propensione al risparmio. E’ quello che emerge dal rapporto “Conti economici nazionali per settore istituzionale” pubblicato dall’Istat.

Spesa per consumi cresce più del redditoIn Italia cresce la spesa per i consumi e cala la propensione al risparmio. E’ quello che emerge dal rapporto “Conti economici nazionali per settore istituzionale” pubblicato oggi(13 aprile) dall’Istat. Nel 2017 le famiglie hanno aumentato la spesa per consumi finali del 2,5% in termini nominali. La crescita è superiore rispetto all’incremento del reddito disponibile(+1,7%) e conseguentemente la propensione al risparmio è scesa dello 0,7% rispetto al 2016 e si è attestato al 7,8%.

A causa dell’aumento(+1,2%) del deflattore dei consumi privati, la crescita del reddito disponibile corrisponde a un aumento del potere d’acquisto delle famiglie dello 0,6%, in frenata rispetto alle tendenze del biennio precedente. Il drenaggio di risorse generato dalle operazioni di redistribuzione sottrae nel complesso solo lo 0,3% di crescita al reddito primario. Nel 2017 si riduce leggermente, rispetto all’anno precedente, l’incidenza del prelievo fiscale corrente sul reddito disponibile delle famiglie, che scende al 15,7%. Nel 2017 la spesa per consumi finali delle famiglie cresce del 2,5%, con una dinamica più sostenuta di quella del reddito disponibile. Ciò ha corrisposto ad una riduzione di 0,7 punti percentuali della propensione al risparmio, che scende al 7,8%. Gli investimenti in abitazioni delle famiglie registrano un incremento del 2,4%, ma resta stabile al 5,9% il tasso di investimento. La spesa per consumi cresce più del reddito soprattutto per i redditi medio-bassi mentre il rapporto si inverte in caso di reddito medio-alto. Questo dato conferma una grande disparità nella distribuzione della ricchezza in Italia. L’associazione Federconsumatori stima che dal 2013 al 2018 ci sia stata una crescita del reddito medio del +4,4%, a fronte di un aumento della spesa del +6,4%. La prosecuzione di questo andamento farà crescere le famiglie a rischio povertà.

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