Italia al 46esimo posto per libertà di stampa

L'Italia guadagna 6 posizioni rispetto al 2017 nella classifica di RSF sulla libertà di stampa. L'Italia è tra gli Stati Uniti e il Belize. Oggi(3 maggio) è il World Press Freedom Day.

2018 World Press Freedom IndexOggi(3 maggio) è il World Press Freedom Day. Mai la libertà di stampa è stata così minacciata come in questo periodo in cui tanti sono i giornalisti che rischiano la vita per raccontare dure realtà. Migliora la posizione dell’Italia nella classifica 2018 di “Reporters sans frontières”(RSF) sulla libertà di stampa. Il nostro Paese guadagna 6 posti rispetto al 2017 e sale al 46esimo posto sui 180 dell’Indice. Grazie al passo in avanti l’Italia diventa gialla sulla cartina RSF. Basta dire che siamo tra la Stati Uniti e Belize per capire la situazione del giornalismo in Italia.

L’organizzazione con base in Francia avverte che, nonostante il passo in avanti in classifica, rimangono ancora problemi nell’informazione italiana. Fra i motivi che pesano sull’Italia il fatto che una decina giornalisti sono ancora sotto la protezione della polizia 24 ore su 24 dopo le minacce di morte, in particolare, dalla mafia, da gruppi anarchici o fondamentalisti. Le violenze e intimidazioni sono a un livello allarmante e crescente, soprattutto in Campania, Calabria e Sicilia. Chi guida la classifica per libertà di stampa? Al primo posto c’è la Norvegia, che conferma la posizione del 2017. Al secondo posto c’è la Svezia davanti all’Olanda. La Finlandia, che ha guidato la classifica dal 2011 al 2016, scivola al quarto posto. All’ultimo posto c’è la Corea del Nord, preceduta da Eritrea e Turkmenistan. Il rapporto Unesco sui media registra l’aumento dei reporter uccisi e con l’espansione all’accesso delle informazioni, la crescita delle minacce del potere. Accanto alla lotta per la libertà di stampa, anche una campagna per la sensibilizzazione “Leggi di più, ascolta di più, capisci di più”. Un invito a cittadini a informarsi il più possibile.

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