OMS: 7 milioni di morti all’anno per inquinamento
Nel mondo 7 milioni di morti all’anno sono attribuibili all’inquinamento. Lo rivela un rapporto pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS). Nel mondo 9 persone su dieci respirano un’aria inquinata, con valori medi superiori a quanto raccomandato per la salute. Le stime si basano su 4.300 città in 100 Paesi diversi sia sull’inquinamento con i tassi di polveri sottili e ultrasottili, che su quello indoor, causato dall’utilizzo di stufe a carbone o a legna per cucinare e riscaldare.
L’OMS stima che circa 7 milioni di persone muoiano ogni anno per l’aria inquinata che penetrano in profondità nei polmoni e nel sistema cardiovascolare, causando malattie tra cui ictus, malattie cardiache, cancro ai polmoni, malattie polmonari e infezioni respiratorie, compresa la polmonite. Il 7% delle morti avviene in bambini e ragazzi sotto i 15 anni. Più del 90% dei decessi correlati all’inquinamento atmosferico si verificano nei paesi a basso e medio reddito, principalmente in Asia e in Africa, seguiti dai paesi a basso e medio reddito della regione del Mediterraneo orientale, Europa e Americhe. L’Italia è maglia nera per inquinamento atmosferico in UE. Maria Neira, uno degli autori del rapporto per l’OMS, ha dichiarato: “Molte delle mega città del mondo superano i livelli indicati dalle linee guida dell’OMS per la qualità dell’aria di oltre cinque volte, e questo rappresenta un rischio grave per la salute”. Le principali fonti di inquinamento atmosferico da particolato includono l’uso inefficiente di energia da parte delle famiglie, dell’industria, dei settori agricolo e dei trasporti e delle centrali a carbone. In alcune regioni, la sabbia e la polvere del deserto, la combustione dei rifiuti e la deforestazione sono ulteriori fonti di inquinamento atmosferico.
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