Cimitero di Secondigliano sommerso dalle erbacce
A Napoli la manutenzione ordinaria è diventata un optional. L’inefficienza del Comune è arrivata anche in un luogo sacro come il Cimitero di Secondigliano. Nel capoluogo campano nemmeno i morti possono riposare in pace. Il degrado fu segnalato per la prima volta da Alfredo Di Domenico(meglio noto come Bukaman) nel 2015. Come stanno le cose a tre anni di distanza? Nulla è cambiato. Il Cimitero di Secondigliano è sommerso dalle erbacce e lasciato nel degrado più totale.
La manutenzione ordinaria è assente. I cittadini segnalano bagni e ascensori rotti, oltre all’impossibilità di raggiungere le tombe dei parenti a causa della vegetazione. Più che in un cimitero sembra di essere in una giungla. Il “caso” del Cimitero di Secondigliano ha unito nella protesta politici di ogni partito e parenti dei defunti. Ieri(17 giugno) sono state raccolte 500 firme per chiedere al Comune di Napoli di intervenire e porre fine al degrado. Sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regionale Francesco Emilio Borrelli e il consigliere della IV Municipalità Mario Maggio. Il degrado in un luogo sacro è un’offesa alla civiltà. Bukaman ha dichiarato: “Inspiegabile quello che avviene. Il degrado ha raggiunto un livello tale che la parola inaccettabile non rende l’idea a pieno”. Nel Cimitero di Secondigliano crescono alberi di fico selvatico, segno di mancata manutenzione. Borrelli ha detto: “Se entro poche settimane non ci sarà un intervento, provvederemo con mezzi nostri. Non possiamo arrenderci allo schifo”. Dov’è finito il sindaco Luigi De Magistris? E’ troppo impegnato a scrivere cazzate sui social e fare “finta” accoglienza. Napoli città rifugio, ma non per i morti e i suoi familiari.
Pubblicato da Alfredo Di Domenico su domenica 17 giugno 2018
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