I custodi della Biblioteca

Di Glenn Cooper e pubblicato da TEA, "I custodi della Biblioteca" è un fanta-thriller che coniuga sapientemente elementi esoterici con elementi prettamente polizieschi. E' capitolo conclusivo della saga "La biblioteca dei morti".

I custodi della BibliotecaI custodi della Biblioteca” è un libro di Glenn Cooper e pubblicato da TEA. Nato a White Plains nel 1953, ha una laurea in archeologia e medicina, ed è stato presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts. A dimostrazione della sua versatilità, è anche sceneggiatore e produttore cinematografico. Grazie al clamoroso successo de “La Biblioteca dei morti”, si è imposto anche come autore di bestseller internazionali. “I custodi della Biblioteca” è il quinto libro di Glenn Cooper ed è stato pubblicato nel 2012. Con questo libro si chiude la saga dedicata alla Biblioteca.

Interessante “La Biblioteca dei morti”, curioso “Il libro delle anime”, pessimo “I custodi della Biblioteca”. Così può essere riassunta la saga della Biblioteca di Glenn Cooper. Dopo aver compilato la sterminata Biblioteca che riporta il giorno di nascita e di morte di ogni uomo vissuto dall’VIII secolo in poi, l’eredità degli scrivani di Vectis è una data: il 9 febbraio 2027. Cosa accadrà davvero quel giorno? Will Piper ha deciso di lasciarsi alle spalle Vectis. Almeno finché suo figlio non parte per l’Inghilterra e sparisce nel nulla. D’un tratto, per Will Piper, ogni cosa torna a ruotare intorno alla  Biblioteca dei morti, dove tutto è cominciato. E dove tutto finirà. Più che il mistero in questo caso c’è l’azione che definirei un po’ esagerata.

Il terzo capitolo è una grande delusione, mi rimbombano ancora le orecchie per la sparatoria finale. Il libro è interessante solo all’inizio, poi quando comincia la sarabanda finale con cinesi, americani e inglesi tutto si riduce a una mezza farsa e l’interesse cala gradualmente fino a scemare del tutto. Nonostante sia scorrevole, ben scritto e di facile lettura, “I custodi della Biblioteca” non è affatto paragonabile ai primi due capitoli. Chi ha letto gli altri due libri di Cooper nota nel finale una sorta di forzatura che stona un po’ con la storia iniziale. L’unica cosa rimasta intatta rispetto agli altri due libri è la facilità con cui Will Piper(ormai sessantenne) riesce a far battere il cuore alle donzelle(giovani e non) che incontra. Roba inverosimile. Ma questa figura del Don Giovanni era proprio necessaria per lo scorrimento della trama?

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