Bankitalia: Debito pubblico a 2.326,5 miliardi di euro

Il debito pubblico italiano ad agosto 2018 si è attestato a 2.326,5 miliardi di euro, in calo di 15,5 miliardi. In mano straniera il 30,8% del debito dell'Italia. Entrate tributarie in calo.

Finanza Pubblica. Ottobre 2018La Banca d’Italia ha diramato il supplemento al Bollettino di Finanza Pubblica. Ad agosto 2018 il debito pubblico italiano si è attestato a 2.326,5 miliardi di euro, in calo di 15,5 miliardi rispetto ai 2.341,7 di luglio 2018. L’aumento da fine 2017, quando il debito si è attestato a 2.263 miliardi, è stato di 63,5 miliardi con un incremento del 2,8%.

Il calo del debito pubblico è dovuto alla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro(-14,9 miliardi, a 65,1 miliardi) e all’avanzo di cassa(1,3 miliardi). Scarti, premi emissione e rimborso, rivalutazione titoli indicizzati a inflazione e variazione dei tassi di cambio hanno incrementato il debito di 0,7 miliardi. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è diminuito di 15,7 miliardi, quello delle amministrazioni locali è aumentato di 0,2 miliardi; il debito degli enti di previdenza è rimasto pressoché invariato. Guardando alla residenza dei detentori del debito pubblico dell’Italia, dalle tabelle allegate risulta che a luglio erano in mano agli stranieri 722 miliardi(il 30,8% del totale), 672 dei quali investiti in titoli. Entrambi i dati in crescita rispetto a giugno. Ad agosto 2017 il debito pubblico italiano era pari a 2.279,2 miliardi di euro. Questo significa che è aumentato di 47,3 miliardi in 12 mesi. Dal 2002 ad oggi il debito pubblico italiano è cresciuto di 954,1 miliardi di euro. Nel mese di agosto 2018 le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,7 miliardi di euro, in calo del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2017(45,5 miliardi). Nei primi otto mesi del 2018, le entrate tributarie nel bilancio dello Stato sono state pari a 280,3 miliardi di euro, in aumento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno(278,6 miliardi). Al netto di alcune disomogeneità contabili si può stimare che la dinamiche sia stata più favorevole.

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