Birra Napoli si produce a Roma

Il sindaco Luigi De Magistris ha presentato la birra Napoli della Peroni. Peccato che si produce a Roma e non ha nulla a che vedere con la città di Napoli. Lo stabilimento di Miano è stato chiuso nel 2005.

Sindaco De Magistris presenta birra NapoliBottiglia con etichetta azzurra ed i nomi dei quartieri napoletani: la Birra Peroni Napoli torna in commercio e si presenta come un omaggio alla città. Gli ingredienti, grano duro e malto d’orzo, sono esclusivamente campani e di alta qualità. La presentazione è avvenuta alla presenza del sindaco Luigi De Magistris. Una birra che in realtà nasce già nel lontano 1919, quando le antiche birrerie meridionali cominciarono a produrla. Peccato che oggi questa birra non ha nulla di Napoli, visto che viene prodotta a Roma. Ma andiamo con ordine. L’azienda Peroni nasce nel 1846 a Vigevano per iniziativa di Francesco Peroni. Nei successivi anni vengono aperti stabilimenti a Roma, Bari e Padova.

Nel 1929 Birra Peroni comprò il pacchetto azionario di maggioranza di Birrerie Meridionali e cambiò la denominazione in Birra Peroni Meridionale, mantenendo il capitale separato fino al 1936. Nel 1934 venne assorbita la Birra Partenope. Il 6 giugno 1955 aprì a Miano il nuovo stabilimento della Birra Peroni che sostituì lo storico impianto di via Nuova Capodimonte di Birrerie Meridionali. Lo stabilimento di Miano divenne il cuore produttivo pulsante del quartiere, come proporzionalmente lo fu l’Italsider Birra NapoliBagnoli e Cavalleggeri. Il legame tra Birra Peroni e la città di Napoli proseguì indisturbato fino al 2003, quando la multinazionale britannica fondata in Sudafrica SABMiller plc, acquistò il gruppo Peroni per 400 milioni di euro. La nuova proprietà decise di chiudere il maestoso stabilimento di Miano due anni dopo. Più di 50 lavoratori rimasero senza un lavoro.

Lo stabilimento viene abbandonato dalle istituzioni e un progetto di riqualificazione dell’area viene fatto solo nel 2017, vale a dire 12 anni dopo. L’ex Birreria Peroni diventerà un centro polifunzionale con un’area commerciale e una residenziale. Un anno prima, nel 2016, il marchio Peroni viene acquistato dal gruppo giapponese Asahi Breweries. Ieri(15 novembre) il sindaco De Magistris se ne esce con questa ennesima pagliacciata della Birra Napoli. Il primo cittadino ha dichiarato: “Siamo molto contenti di questa iniziativa che lega nuovamente Birra Peroni e la città di Napoli che ancora una volta si dimostra attrattiva per investimenti commerciali di qualità”. Una domanda sorge spontanea: la multinazionale può usare il marchio della città in assenza di produzione a Napoli? Nel 2007 l’Antitrust decise che l’Heineken non poteva più utilizzare il marchio Birra Messina dopo che furono chiusi tutti gli stabilimenti nella città siciliana. Accadrà una cosa simile per Birra Napoli? La Peroni è proprietà di una multinazionale giapponese, la birra viene prodotta a Roma. Con Napoli non c’entra nulla.

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