Lungomare di Napoli in stato pietoso

Il lungomare di Napoli è in stato pietoso. Balaustri pericolanti e pavimentazione irregolare rendono il luogo pericoloso. Il maltempo ha provocato una voragine e danneggiato l'arco del porto borbonico.

L'arco dell'antico porto borbonicoLa “liberazione” del lungomare di Napoli dalle auto è stata una delle poche cose buone fatte dal sindaco Luigi De Magistris. Peccato che non sia stata accompagnata da azioni di salvaguardia del luogo turistico. In poche parole manca la manutenzione ordinaria e delle volte pure quella straordinaria. Chi fa una passeggiata sul lungomare di Napoli noterà reti arancioni per delimitare le balaustre pericolanti, segnalate tre anni fa da Alfredo Di Domenico(noto come Bukaman) e da questo blog. La pavimentazione sui marciapiedi è in uno stato pietoso, con piastrelle mancanti in diversi punti.

Il maltempo della scorsa settimana ha ulteriormente peggiorato la situazione. Una voragine si è aperta nella zona degli chalet di Mergellina. Dal buco è possibile vedere il mare e il Comune di Napoli è intervenuto con la “solita” rete arancione. Dopo sette giorni la voragine è ancora in bella mostra e chissà per quanto tempo resterà. Qualcuno suggerisce di mettere le luci a led durante il periodo natalizio. Versa in condizioni pietose Voragine sul lungomare di Napolianche l’arco(foto) dell’antico porto borbonico sul lungomare di via Partenope, a pochi passi da piazza Vittoria. Nel corso degli anni la cancellata in ferro è stata coperta da lucchetti, tutta colpa del film del dannato Federico Moccia. Non bastasse ciò, ora l’antico arco è  a rischio crollo: la pietra su cui poggia è stata spostata dalla violenta mareggiata e resta in piedi grazie a pochi centimetri. Il tratto è stato transennato dai vigili del fuoco che hanno richiesto l’intervento urgente del Comune di Napoli. Bukaman è tornato sul luogo il 4 novembre ed ha notato che la recinzione è stata rimossa. Come mai? Mistero dell’amministrazione arancione. Sarebbe un peccato che un arco storico e bello andasse distrutto. Non si può lasciare nella decadenza questo sito storico importantissimo.

Pubblicato da Alfredo Di Domenico su Domenica 4 novembre 2018

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