Migranti aggrediscono troupe Rai
“I migranti ci servono per pagare le pensioni degli italiani”. Questo è il ritornello che sentiamo spesso sui media e ripetuto più volte anche dal presidente dell’Inps Tito Boeri. La teoria potrebbe essere valida se in Italia si facesse una “selezione” degli ingressi e non un’accoglienza indiscriminata. La verità è che il “prodotto” migrante è servito per arricchire gli “amici degli amici”(associazioni, cooperative etc…) con la finta accoglienza. Questa cosa, purtroppo, sta creando una bomba sociale nei quartieri(soprattutto in periferia) dimenticati dallo Stato.
A Roma l’ex fabbrica della penicillina nel quartiere di San Basilio è stata occupata da immigrati che credono di poter fare qualsiasi cosa e rimanere impuniti. Nel ghetto del degrado ci sono oltre 500 stranieri che tirano avanti con spaccio e prostituzione. Qui, non è un mistero, tra alcol e faide interne, le violenze sono all’ordine del giorno. La troupe Rai del programma “Storie Italiane” è andata nell’ex fabbrica lo scorso 6 novembre per documentare lo stato di degrado. Nel corso del collegamento l’inviata Roberta Spinelli e il suo cameraman sono stati aggrediti da un gruppo di migranti inferociti. I due lavoratori della Rai sono dovuti scappare per non rimetterci le penne. E’ normale questa cosa? L’aggressione in diretta ha provocato tensione e paura anche in studio. L’ex fabbrica della penicillina è diventato un vero e proprio ecomostro alla periferia ovest della città, in totale abbandono dal 1990. Non sarebbe il caso di buttarlo giù? I soldi ci sono, basterebbe tagliare i 5 miliardi di euro che buttiamo per la finta accoglienza. I migranti possiamo ospitarli sotto le case di Emma Bonino, Laura Boldrini e Gad Lerner.
Commenti
Posta un commento