Reddito di cittadinanza parte a marzo

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto su reddito di cittadinanza. Si parte a marzo con le domande. Nel 2019 per il sussidio previsti 4,7 miliardi oltre alle risorse già stanziate per il reddito di inclusione. Il reddito di cittadinanza destinato ai poveri è diventato l'ennesimo regalo alle imprese.

Reddito di cittadinanzaIl Consiglio dei ministri ha approvato il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni. Il primo è il provvedimento simbolo della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle. La Legge di Bilancio prevede per il 2019 circa 4,68 miliardi di euro di coperture per il reddito di cittadinanza, a cui si aggiungono gli oltre 2 miliardi assorbiti dal reddito di inclusione. Le domande per il reddito di cittadinanza potranno essere presentate da marzo. Il sussidio verrà erogato a partire dal mese successivo alla domanda.

Il reddito di cittadinanza è una misura di reinserimento nel mondo del lavoro che serve ad integrare i redditi familiari. In particolar modo, è destinata alla persone che sono in povertà assoluta. In Italia si trovano in povertà assoluta 5 milioni di persone e 1 milione e 300 mila famiglie. Il 47% dei beneficiari del reddito di cittadinanza sarà al Centro-Nord e il 53% al Sud e Isole. 255.000 nuclei familiari con disabili riceveranno il reddito di cittadinanza. Gli obiettivi sono migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, aumentare l’occupazione e contrastare la povertà e le disuguaglianze. Tutti coloro che sono in grado di lavorare dovranno attivarsi stipulando il patto per il lavoro e il patto per la formazione. Il reddito di cittadinanza dura 18 mesi e si può richiedere alle Poste Italiane(sia all’ufficio postale che per via telematica), al CAF o all’Inps. Di seguito i requisiti per accedere al reddito di cittadinanza:

  • Essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;
  •  ISEE inferiore a 9.360 euro annui;
  • Patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui;
  • Patrimonio finanziario non superiore a6.000 euro che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie con persone disabili.

A quanto ammonta il reddito di cittadinanza e i rischi

Il reddito di cittadinanza viene erogato attraverso una normalissima carta prepagata di Poste Italiane. Il beneficio sarà al massimo di 500 euro mensili per un single, che crescono fino a 900 euro per due adulti e due minorenni e arrivano a 1.050 euro per famiglie con tre adulti e due minorenni. Il contributo verrà caricato sul bancomat e ci sarà un monitoraggio degli acquisti. Alla cifra base va aggiunto un importo di 280 euro se si è titolari di un contratto di affitto o 150 euro se si vive in una casa di cui si sta pagando un mutuo. Chi dovesse mentire sui requisiti per potere accedere al reddito di cittadinanza rischia una condanna da 2 a 6 anni e, a condanna definitiva, è obbligato a restituire quanto incassato. Inoltre gli è inibita la possibilità di richiedere il sussidio per i successivi 10 anni.

Le offerte di lavoro nei 18 mesi

Il reddito di cittadinanza dura 18 mesi. Nell’arco dei primi 12 mesi i beneficiari potranno rifiutare la prima offerta di lavoro del centro per l’impiego o dell’agenzia a cui si iscrivono se il posto dista più di 100 chilometri da casa(o 100 minuti di viaggio), ma dalla seconda la distanza potrà arrivare nel raggio di 250 chilometri. Nel caso di un nuovo rifiuto, dalla terza offerta di lavoro bisognerà essere disponibili a spostarsi in qualsiasi zona d’Italia. Dopo i primi 12 mesi, anche la prima offerta potrà arrivare fino a 250 chilometri, mentre la 3° potrà arrivare da tutto il territorio nazionale. Dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale. Per le famiglie con persone con disabilità, le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 chilometri.

Il regalo alle imprese

Sono previsti incentivi per le imprese che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza e per agevolare l’imprenditorialità. Le imprese che assumono chi riceve il reddito di cittadinanza potranno ottenere un incentivo pari alla differenza tra 18 mensilità e il numero di mensilità già ricevute dal beneficiario. Questo incentivo è l’ennesimo regalo alle imprese del Nord, che potranno contare su una manodopera a basso costo proveniente dal Sud e su un contributo pari alla differenza tra 18 mesi di reddito e quelli già usufruiti dal beneficiario. Con la mobilità del disoccupato si arricchiranno anche i proprietari di casa grazie al fitto esoso che chiederanno al poveraccio che arriva dal Mezzogiorno. Una domanda sorge spontanea: c’era bisogno del reddito di cittadinanza per trovare un lavoro a migliaia di chilometri dalla città di residenza? C’è da dire che nel decreto è previsto anche un incentivo per il beneficiario del reddito di cittadinanza che avvia una sua impresa. Chi si avventura nel mondo dell’imprenditorialità può avere il reddito di cittadinanza fino a 16 mesi.

La pensione di cittadinanza

Nel decreto viene introdotta anche la pensione di cittadinanza per i pensionati che vivono sotto la soglia di povertà. Di seguito i requisiti:

  • ISEE familiare inferiore a 9.360 euro all’anno;
  • patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa, non superiore ai 30 mila euro;
  • patrimonio finanziario inferiore a 6.000 euro, 8.000 se si è in coppia.

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