Parco della Marinella resta una discarica

Il parco della Marinella continua ad essere un pericoloso monumento al degrado nel pieno centro di Napoli. L'area doveva diventare un parco pubblico di circa 30.000 metri quadrati da consegnare alla cittadinanza.

Luca Abete nel parco della MarinellaIl parco della Marinella continua ad essere una discarica a cielo aperto nel pieno centro di Napoli. L’area di via Duca degli Abruzzi doveva diventare un parco pubblico di circa 30.000 metri quadrati da consegnare alla cittadinanza. Il primo progetto risale addirittura al 2003. Chi sognava fiori, alberi e panchine è rimasto amaramente deluso: 16 anni dopo il parco della Marinella resta ancora un rifugio per indigenti e tossicodipendenti.

Nel 2012 ci fu una maxi operazione dei vigili urbani nell’area, che nel frattempo era stata occupata dai Rom. Due anni dopo ci fu un vasto incendio nel parco della Marinella che intossicò mezza Napoli. La cosa buffa è che Luca Abete aveva denunciato il pericolo un anno prima. Sei anni dopo, l’inviato di “Striscia la Notizia” è tornato sul posto per verificare lo stato del parco. Continua a regnare il degrado, nonostante l’ultimo sgombero risalga al giugno 2018. I lavori per la realizzazione del parco urbano non sono mai partiti. Il parco della Marinella continua ad essere un pericoloso monumento al degrado. Il patto per la Città Metropolitana prevedeva lo stanziamento di 4,2 milioni di euro per il completo rifacimento del parco. Il Comune di Napoli aveva, nel gennaio 2018, fissato i termini per la conclusione dei lavori in 149 giorni. Tredici mesi dopo il parco della Marinella continua ad essere una vergognosa discarica. Nell’area, infatti, oltre agli scarti edili, alle megabuste di capi di abbigliamento, alle carcasse di scooter e ai sacchetti di rifiuti umidi è possibile trovare tracce di amianto e una enorme quantità di siringhe utilizzate dai tossicodipendenti. Il ripristino delle condizioni minime di vivibilità e di sicurezza di via Duca degli Abruzzi potrà avere luogo solo con l’avvio definitivo dei lavori di riqualificazione dell’area. Lavori che, però, ad oggi continuano ad essere un miraggio.

Allegato: Il servizio di Luca Abete

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