TAV Torino-Lione, saldo costi-benefici negativo

Dall’analisi costi-benefici emerge che il progetto TAV Torino-Lione presenta una redditività fortemente negativa. E' quello che emerge dal rapporto degli esperti della Struttura Tecnica di Missione del MIT.

TAV Torino-LioneGli esperti della Struttura Tecnica di Missione del MIT hanno completato le valutazioni sulla nuova linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità Torino-Lione, producendo l’analisi costi-benefici e la relazione tecnico-giuridica. Il progetto TAV Torino-Lione prevede una linea per merci e passeggeri che si estenderà per circa 270 km, di cui il 70% in Francia e il 30% in Italia. Dall’analisi costi-benefici emerge che il progetto TAV Torino-Lione presenta una redditività fortemente negativa.

La stima di redditività è stata calcolata sia con riferimento al costo totale che a quello “a finire” che rappresenta il valore oggi rilevante, sotto il profilo economico, ai fini della decisione da assumere in merito alla prosecuzione del progetto. La somma già spesa, pari a 1,4 miliardi di euro  costituisce infatti un costo “affondato”. Con lo scenario “realistico” di previsioni di traffico(25,2 milioni tonnellate di merci nel 2059), il VANE¹ risulta pari rispettivamente a -6.995 milioni considerando i costi a finire e a -7.949 milioni qualora si faccia riferimento al costo intero. Relativamente allo scenario “Osservatorio”, la riduzione delle perdite di benessere derivanti dai minori introiti da pedaggio per i concessionari e da accise per gli Stati risulta più rilevante rispetto alla diminuzione dei benefici per gli utenti e delle esternalità. In caso di mancata realizzazione della tratta Avigliana–Orbassano i mancati benefici per i passeggeri regionali risulterebbero pari a 305 milioni. Il VANE con costi “a finire” ammonterebbe a -6.138 milioni e quello calcolato con riferimento al costo intero a -7.093 milioni.

Con lo scenario "ottimistico" di previsioni di traffico(previsioni Osservatorio 2011, 51,8 milioni di tonnellate), il VANE¹ risulta pari rispettivamente a –7.212 milioni considerando i costi a finire e a 8.167 milioni qualora si faccia riferimento al costo intero. Qualora si ipotizzi di non realizzare la tratta Avigliana–Orbassano, il costo di investimento si ridurrebbe di 1,7 miliardi di euro. Il costo attualizzato di investimento e manutenzione della linea diminuirebbe di 1,2 miliardi. Dal lato dei benefici non potrebbero però essere conseguiti quelli che interessano i passeggeri regionali e che risultano sull’intero orizzonte di valutazione del progetto pari a 569 milioni. La componente positiva più rilevante della TAV Torino-Lione è quella relativa alla riduzione delle esternalità ambientali e di sicurezza che risulta pari a circa 1,8 miliardi di euro cui si somma un miliardo di diminuzione dei costi di congestione. In caso di scioglimento del progetto della TAV Torino-Lione il costo massimo tra penali e rimborsi potrebbe raggiungere i 4,2 miliardi di euro.

¹ valore attuale netto, saldo tra i costi dell’opera, lavori e gestione, i costi esterni, i minori benefici per utenti e operatori, e dall’altra parte i benefici economici diretti e indiretti.

Allegato: Analisi costi-benefici del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione

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