Cimiteri comunali di Napoli nel caos

La sentenza del Congilio di Stato conferma la revoca dell’affidamento in concessione dei servizi a SELAV. I cimiteri comunali di Napoli finiscono nel caos. Cosa succede alle persone che hanno già pagato il rinnovo del canone annuale per la luce votiva?

Un cimitero di NapoliIl Comune di Napoli non finisce mai di stupire. I cimiteri comunali della città sono rimasti senza una società che gestisce i servizi di illuminazione ambientale e votiva. Il 5 marzo 2019 è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato sul contenzioso tra Comune e SELAV: i giudici hanno respinto il ricorso della società. In poche parole viene confermato la revoca dell’affidamento in concessione dei servizi. Da oggi i cimiteri comunali finiscono nel caos.

L’amministrazione Comunale provvederà ad indire una nuova gara per l’affidamento del servizio di illuminazione ad una nuova società. Passeranno mesi prima che tutti torni nella normalità. Il caos dei cimiteri comunali provoca anche un altro problema: alcune persone hanno già pagato il rinnovo del canone annuale per la luce votiva alla SELAV. Che succede in questo caso? L’utente dovrà pagare nuovamente alla società che vincerà la gara? Un caos senza precedenti che crea ulteriori disagi ai cittadini. Il vicesindaco con delega ai cimiteri, Enrico Panini, ha dichiarato: “Nelle more dell’iter necessario alla gara verranno adottate tutte le possibili soluzioni per assicurare il servizio di illuminazione nei cimiteri ai nostri cittadini senza creare disagi e disservizi”. In poche parole dovrebbero essere i dipendenti comunali a gestire i servizi di illuminazione ambientale e votiva fino alla arrivo della nuova società. Il caos dei cimiteri comunali è stato creato dall’amministrazione De Magistris che ha prima affidato e poi revocato la gestione a SELAV. I parenti dei defunti sono gli unici sconfitti di questa clamorosa vicenda.

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