Deutsche Bank taglia 18 mila posti di lavoro

La Deutsche Bank ha annunciato il più grande piano di ristrutturazione della sua storia. Il programma di spending review della banca tedesca taglia 18 mila posti di lavoro. In una bad bank confluiranno asset per 74 miliardi.

Deutsche BankDeutsche Bank scarica la crisi sui dipendenti. La prima banca tedesca avvia una profonda ristrutturazione, la più drastica nel settore bancario dal 2008. Il programma di spending review di Deutsche Bank taglia 18 mila posti di lavoro e crea una bad bank da 74 miliardi di euro, dove dirotta i titoli in perdita della sua investment bank statunitense. Di fatto la banca tedesca conferma l’intenzione di chiudere gradualmente le sue attività di trading a livello globale e riduce del 40% la sua attività di investment banking.

Il taglio dei 18 mila posti di lavoro si concentrerà soprattutto nelle sedi di New York e Londra e dovrebbe far abbassare il rapporto costi/ricavi del 70% nel 2022. A rimetterci il posto di lavoro non saranno solo impiegati e funzionari, ma anche dirigenti di primo piano e componenti del consiglio di gestione. Il piano di ristrutturazione lacrime e sangue di Deutsche Bank dovrebbe portare un risparmio di 17 miliardi di euro entro il 2022, quando la forza lavoro sarò di circa 74 mila persone. Per finanziare il piano di ristrutturazione, l’istituto di credito non chiederà un aumento di capitale ai propri soci. Il piano punta a consentire a Deutsche Bank di concentrarsi e investire nelle sue attività principali per ritrovare redditività. I costi totali dell’operazione saranno di 7,4 miliardi di euro. La banca tedesca prevede una perdita netta di 2,8 miliardi nel secondo trimestre 2019. L’istituto di credito tedesco, duramente colpita dalla crisi finanziaria di 10 anni fa, ha registrato profitti operativi nel 2018, per la prima volta dal 2014. Deutsche Bank vola in Borsa dopo la presentazione del piano: il titolo a Francoforte guadagna il 3% a 7,37 euro.

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