Comune di Napoli a rischio default

La Corte Costituzionale ha bocciato un artifizio finanziario fatto dall'amministrazione guidata dal sindaco Luigi De Magistris. Il Comune di Napoli è a rischio default mentre i dirigenti comunali continuano a prendere stipendi da nababbo.

L'ultima giunta presentata dal sindaco De MagistrisIl Comune di Napoli è a rischio default. La Corte Costituzionale con sentenza n.4 del 2020 ha bocciato un artifizio finanziario fatto dall’amministrazione guidata dal sindaco Luigi De Magistris. Il Comune di Napoli ha usato le risorse ottenute dal Governo e da Cassa Depositi e Prestiti(pari a 1,1 miliardi di euro) per modificare il risultato di amministrazione ed assicurarsi nuove forme di copertura della spesa. Peccato che quei soldi dovevano servire per far fronte ai debiti accumulati. Per questo motivo la Corte Costituzionale ha ritenuto l’operazione illegittima e anticostituzionale.

L’incompetenza della giunta arancione fa diventare quello di Napoli un Comune a rischio default. Il bilancio di Palazzo San Giacomo è da fallimento: il disavanzo è arrivato a 2,8 miliardi di euro, oltre ad un extradeficit ancora da calcolare per tutte le spese fatte e non coperte dal 2017 ad oggi. Nel 2011 il disavanzo era di “appena” 800 milioni di euro. Che succederà dopo la sentenza della Corte Costituzionale? La Corte dei Conti deciderà in base al parere della Consulta e, secondo le opposizioni, il Comune di Napoli rischia nuovamente il dissesto finanziario. L’alternativa è il blocco della spesa e delle assunzioni, tasse al massimo e un piano di rientro lacrime e sangue fino al 2045 per recuperare il disavanzo. In poche parole i cittadini pagherebbe le tasse più alte d’Italia per non avere nessun servizio in cambio. Una follia. A questo punto solo l’ennesimo intervento del governo centrale con una legge ad hoc può salvare il Comune di Napoli e le tasche dei cittadini. Nel 2017 la norma spalmadebiti inserita nella Legge di Bilancio 2018 salvò Palazzo San Giacomo dal fallimento. La norma consentiva agli enti locali in pre-dissesto di spalmare il debito su venti anni. Il piano dell’amministrazione arancione prevedeva l’equilibrio finanziario entro il 2032. Questa è l’ennesima promessa non mantenuta dal sindaco De Magistris. La cosa drammatica è che ci sono dirigenti comunali con stipendi da nababbo in un Comune in pre-dissesto finanziario. Roba da matti.

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