Coronavirus non ferma i concorsi in Campania

Nemmeno il coronavirus ferma i concorsi in Campania. E' la decisione presa dalla Regione guidata da Vincenzo De Luca. Mettono tutti in quarantena se uno dei partecipanti si sente male durante un concorso?

Vincenzo De LucaNemmeno il coronavirus ferma i concorsi in Campania. Sembra incredibile, ma è la decisione presa dalla Regione guidata da Vincenzo De Luca. I dati attuali sulla diffusione del coronavirus non rendono necessaria al momento l’adozione di una misura diversa. Al momento in Campania non si sono verificati casi di Covid-19, per cui non esiste la necessità di bloccare la didattica. Tutti i concorsi in corso e in programma si svolgeranno regolarmente con le disposizioni già emanate dalla Regione Campania a livello di prevenzione. L’ordinanza della Regione Campania raccomanda ai sindaci “di evitare l’organizzazione e l’espletamento di ogni manifestazione che comporti adunanze o assembramento dei cittadini”. Perché per i concorsi non vale?

In Campania arriveranno persone da ogni parte d’Italia per partecipare ai concorsi. Cosa viene fatto per evitare la diffusione del coronavirus? Ai partecipanti viene chiesto di firmare un’autocertificazione in cui devono attestare di non provenire dalle città del focolaio italiano o dalle nazioni straniere a maggior rischio per il Coronavirus. E’ chiaro a tutti che questo documento non tutela nessuno. Non tutti i contagiati da coronavirus manifestano sintomi della malattia e alcuni potrebbero firmare il falso. Altra cosa che fa discutere è l’esclusione dai concorsi delle persone proveniente dalle zone in quarantena. Una misura anticostituzionale che provocherà una serie di ricorsi. Una domanda sorge spontanea: mettono tutti in quarantena se uno dei partecipanti si sente male durante un concorso? Non fermare i concorsi in Campania è una decisione scellerata. Evidentemente a qualcuno interessa proseguire per chiari interessi politici elettorali. Il Covid-19 ha un basso tasso di mortalità, ma può diventare pericoloso in Italia nel caso si verifichi una pandemia. Il motivo? I posti letto negli ospedali potrebbero essere non sufficienti per accogliere tutti i contagiati. Un eventuale pandemia provocherebbe morti per mancanza di posti letto, non certo per il coronavirus. Tutta colpa dei tagli alla Sanità fatti negli ultimi 20 anni.

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