Santori: Conosco Scampia per averci vissuto due settimane

Mattia Santori è tornato a Scampia per ascoltare gli esponenti di alcune associazioni attive sul territorio. Il leader delle Sardine afferma di conoscere Scampia per averci vissuto due settimane.

Mattia SantoriMattia Santori è tornato a Scampia dopo il flop della manifestazione dello scorso 6 febbraio. Il leader delle Sardine è stato ospite al centro di accoglienza per minori intitolato al gesuita cileno Alberto Hurtado. Il 14 e 15 marzo le Sardine ritorneranno a Scampia per l’incontro nazionale al centro culturale e gastronomico Chikù. Per questo motivo Santori ha incontrato gli esponenti di alcune associazioni attive sul territorio per un confronto pubblico. Parte dei residenti di Scampia dopo l’annuncio della due giorni di marzo ha gridato alla strumentalizzazione del quartiere.

Non hanno tutti torti, basta ascoltare cosa ha dichiarato oggi(17 febbraio) al giornale “Il Mattino” il leader delle Sardine. Santori ha dichiarato: “Conosco Scampia per averci vissuto due settimane sette anni fa, durante una pausa dagli studi universitari”. Capito? Lui si “autoproclama” conoscitore di Scampia per averci vissuto 14 giorni. Un tantino presuntuoso il tipo. Non contento, il leader delle Sardine ha aggiunto: “Per me è un ritorno. So muovermi, conosco le case dei puffi e già allora capii che Scampia era qualcosa di diverso da quello che si raccontava fuori di qui”. Santoni sarebbe il nulla fatto persona se non fosse “spinto” da una parte della stampa. Per chi non lo sapesse, il tizio è un trentenne ricercatore del RIE, società privata del mondo dell’energia fondata dall’ex ministro e professore di economia, il bolognese Alberto Clo', grande amico di Romano Prodi e con il quale ha fondato la rivista “Energie”. Le Sardine vorrebbero dare una scossa alla politica dei partiti, ma in concreto propongono solo un’opposizione al leghista Matteo Salvini. Nemmeno una parola sui soldi che spariscono a Bruxelles o sullo smaltimento illegale di rifiuti che sta causando un genocidio nella Terra dei Fuochi. Di seguito i 6 punti del programma delle Sardine basato sul “pretendere”:

  1. Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a lavorare.

  2. Pretendiamo che chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solamente nei canali istituzionali.

  3. Pretendiamo trasparenza dell’uso che la politica fa dei social network.

  4. Pretendiamo che il mondo dell’informazione traduca tutto questo nostro sforzo in messaggi fedeli ai fatti.

  5. Pretendiamo che la violenza venga esclusa dai toni della politica in ogni sua forma. La violenza verbale venga equiparata a quella fisica.

  6. Chiediamo che il decreto sicurezza venga abrogato.

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