Coronavirus, emergenza terapia intensiva in Campania

In Campania sono 22 i casi positivi al tampone per il coronavirus. E’ alta l’allerta soprattutto a Napoli. In caso di pandemia si potrebbe verificare un’emergenza in terapia intensiva per mancanza di posti letto.

Terapia intensivaIn Campania sono 22 i casi positivi al tampone per il coronavirus. E’ alta l’allerta soprattutto a Napoli, dove si registrano i 10 casi di contagio partiti dall’avvocato tornato da Milano lo scorso 21 febbraio. Il numero di persone con Covid-19 potrebbe crescere nelle prossime ore. Il coronavirus ha un basso tasso di mortalità, ma può diventare pericoloso in Campania nel caso si verifichi una pandemia. Il motivo? Si potrebbe verificare un’emergenza in terapia intensiva. Nei casi più complicati di coronavirus c’è bisogno di una buona ventilazione polmonare e l’assistenza in rianimazione per salvare il malato. Il problema è tutto qui.

Il numero di posti letto in terapia intensiva potrebbero essere non sufficiente per accogliere tutti i casi più gravi. Il giornale “Il Mattino” scrive: “In Campania in totale le degenze ad alta intensità assistenziale sono 622 distribuite in 59 unità per altrettanti centri ospedalieri”. I posti pubblici sono 550 e quelli privati 72. Di posti se ne contano 265 a Napoli centro, 110 a Salerno, 86 a Caserta, 72 tra Avellino e Benevento e 44 a Napoli sud. La carenza è concentrata soprattutto a Napoli nord dove per un milione di abitanti sono disponibili solo 42 posti letto in terapia intensiva(34 nel pubblico e 8 nel privato). Un aumento di casi gravi di coronavirus provocherebbe un’emergenza non gestibile. Il piano della Regione Campania consiste in un censimento di tutti i posti letto esistenti e liberarli in breve tempo attraverso una revisione dei criteri di appropriatezza dei ricoveri per cronici e lungodegenti. L’obiettivo è tenere libero almeno un posto per ciascuna struttura a disposizione di malati di Covid-19 che dovessero aggravarsi. Basterà? Non credo. Un altro piano della Regione Campania è organizzare unità di ventilazione assistite a domicilio con mascherine e cappe a ossigeno. E’ inutile girarci intorno. Un eventuale pandemia provocherebbe morti per mancanza di posti letto in terapia intensiva, non certo per il coronavirus. Tutta colpa dei tagli alla Sanità fatti negli ultimi 20 anni. Il coronavirus va combattuto fermando la diffusione e questo può avvenire solo evitando di assembrare persone per un alcune settimane. Per questo motivo vanno rinviati i concorsi e altri eventi.

Commenti