Velardi fa jogging nonostante il divieto
L’emergenza coronavirus non ferma il jogging mattutino di Claudio Velardi. Ieri(19 marzo) l’esperto di comunicazione è stato fermato alle 5 del mattino da una pattuglia di militari in piazza Vittoria mentre faceva footing. Il giornalista è stato costretto a tornare a casa in anticipo. “Il Corriere del Mezzogiorno” scrive che Velardi è rientrato a Napoli una settimana fa, dopo un periodo di vacanza in una località balneare extra-europea non specificata. Già questo è grave, visto che potrebbe essere stato in una località in cui è scoppiata l’epidemia. Ma lasciamo stare.
La cosa incredibile è che Velardi fa jogging nonostante il divieto imposto dall’ordinanza regionale. Tra l’altro, già martedì scorso era stato fermato da due vigilesse per lo stesso motivo. Questo significa che era a conoscenza del divieto. L’esperto di comunicazione si è giustificato con una dichiarazione assurda. Velardi ha detto: “È venuta fuori quella piccola componente anarchica che è in ognuno di noi allo stato latente. E così ho deciso di anticipare la discesa alle 5. Che pericolo avrei rappresentato? È evidente che se uno corre per strada alle 5 di mattina non arreca alcun danno alla lotta contro il coronavirus. Non si determinano contatti o, peggio, assembramenti pericolosi che giustamente si vogliono e si debbono evitare”.
E’ evidente che l’esperto comunicatore non ha capito nulla. Il problema non è la singola persona, ma se tutti fanno venire fuori la loro piccola componente anarchica. C’è chi vorrebbe fare jogging alle 5 del mattino come Velardi e chi preferirebbe una lunga passeggiata sul lungomare da solo. Con questo modo di ragionare ci sarebbe il caos. La crescita dei casi di coronavirus in Campania è dovuta al ritorno dei cittadini dal nord ma anche all’inciviltà, irresponsabilità e bestialità di alcune persone della nostra società. Velardi deve capire che non è speciale e deve attenersi al divieto di jogging. Punto. Proprio oggi il governatore Vincenzo De Luca ha dichiarato: “Più siamo rigorosi oggi più si accorciano i tempi dell’emergenza. Più facciamo gli imbecilli più questo calvario durerà mesi”.
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