La terapia con plasma iperimmune

L'uso del plasma iperimmune come terapia per il Covid-19 è attualmente oggetto di studio in diversi Paesi. Al Policlinico San Matteo di Pavia la sperimentazione è partita ad aprile. La terpia con plasma iperimmune è già stata utilizzata in passato per altre malattie.

Plasma iperimmuneL'uso del plasma da convalescenti come terapia per il Covid-19 è attualmente oggetto di studio in diversi Paesi, Italia compresa. Al Policlinico San Matteo di Pavia la sperimentazione della plasmaterapia per curare i malati di coronavirus è partita all’inizio del mese scorso. Il protocollo è stato predisposto dal servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale del San Matteo, in collaborazione con altre strutture. La terpia con plasma iperimmune è già stata utilizzata in passato per trattare diverse malattie e, in tempi più recenti, è stata usata, con risultati incoraggianti, durante le pandemie di SARS ed Ebola. Come funziona la terapia contro il coronavirus? I malati di Covid-19 ricevono gli anticorpi anti-SARS-Cov-2 sviluppati dai pazienti guariti.

Gli anticorpi(immunoglobuline) sono proteine coinvolte nella risposta immunitaria che vengono prodotte dai linfociti B in risposta ad una infezione e “aiutano” il paziente a combattere l’agente patogeno(ad esempio un virus) andandosi a legare ad esso e “neutralizzandolo”. Tale meccanismo d’azione si pensa possa essere efficace nei confronti del SARS-Cov-2, favorendo il miglioramento delle condizioni cliniche e la guarigione dei pazienti. Il plasma iperimmune come terapia di cura al coronavirus non è da considerarsi al momento ancora consolidato perché non sono ancora disponibili evidenze scientifiche robuste sulla sua efficacia e sicurezza. Bisogna attendere i risultati definitivi degli studi in corso. Ieri(5 maggio) su La7 durante la trasmissione “diMartedì” ne ha parlato Ilaria Capua. La direttrice dell’One Health Center University of Florida ha dichiarato: “La terapia con plasma iperimmune è una procedura che funziona, ma ci sono rischi come epatite e choc anafilattici. E non si può usare a casa”. Al San Matteo di Pavia su 11 malati in fase critica sottoposti a questa terapia tutti hanno avuto una remissione della malattia nell’arco dei successivi due giorni. Entro questa settimana sarà avviato all’ospedale Cotugno di Napoli l’utilizzo sperimentale del siero ricco di anticorpi estratto da pazienti guariti dal Covid-19. In attesa di un vaccino contro Covid 19 tale immunizzazione passiva si configura come la migliore strategia terapeutica possibile al momento.

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