Accordo sul Recovery Fund

Trovato a Bruxelles un accordo sul Recovery Fund e il bilancio UE 2021-2027. Il Recovery Fund ha una dotazione di 750 miliardi di euro, di cui 390 miliardi di sussidi. All’Italia va l'ammontare maggiore di risorse, il 28%.

Giuseppe ConteTrovato a Bruxelles un accordo sul Recovery Fund e il bilancio UE 2021-2027, al termine di un negoziato record durato 4 giorni e 4 notti. Lo annuncia il presidente del Consiglio UE, Charles Michel. Il bilancio UE è stato fissato a 1.074 miliardi di euro. Un accordo che soddisfa anche i Paesi cosiddetti “Frugali”, vale a dire Olanda, Austria Danimarca e Svezia. Il Recovery Fund ha una dotazione di 750 miliardi di euro, di cui 390 miliardi di sussidi. Questo è il piano dell’Unione Europea per sostenere la ripresa economica dopo l’emergenza coronavirus.

All’Italia va l’ammontare maggiore di risorse, il 28% del fondo Recovery Fund, 209 miliardi dei quali 81,4 a fondo perduto e 127,4 di prestiti da restituire. Questa seconda voce è stata incrementata di 36 miliardi rispetto alla bozza iniziale. L’accordo sul Recovery Fund è una vittoria Giuseppe Conte. Il premier italiano ha imposto per mesi il tema dei fondi per il rilancio dell’economia dell’Unione Europea, dicendo no al MES. La quota di Recovery Fund che riceverà l’Italia equivale più o meno alle perdita del PIL del 12% previsto per i prossimi due anni. I 127,4 miliardi di prestito sono con interessi bassi e con scadenze a lungo termine, ma impongono una serie di riforme necessarie da anni e non più rinviabili. L’Italia dovrà presentare un pacchetto di progetti con priorità a quelli che prevedono investimenti pubblici già pronti per essere finanziati e che promuovano i progetti privati. Il nostro Paese ha la grande occasione per risolvere il problema del dissesto idrogeologico. Altro punto fondamentale è la digitalizzazione del Paese, con l’espansione della rete in fibra ottica e la formazione del personale pubblico. I soldi UE del Recovery Fund stanno per arrivare, l’unico timore è che non finiscono nei conti correnti dei “prenditori” italiani. Basta bonus inutili a imprese e una parte dei cittadini, meglio programmare un taglio delle tasse per tutti. Altra cosa da evitare sono gli incentivi all’assunzione di under24 e donne, perché questo taglierebbe fuori dal mercato del lavoro gli over 30.

Paesi Frugali ottengono sconto contributi UE

La trattativa al Consiglio europeo giova alle casse dei Paesi Frugali, che ottengono un considerevole sconto sui contributi al bilancio UE. I 4 Paesi incassano +7,8 miliardi di euro per effetto dei “rebates”, cioè gli sconti ai contributi che tutti i Paesi versano nelle casse della UE per il bilancio 2021-2027. La Danimarca riceverà 322 milioni di euro l’anno(197 nel precedente bilancio), la Svezia 1,06 miliardi(798), l'Austria 565 milioni(237) e l’Olanda da 1,5 miliardi passa a 1,9 miliardi di sconto. I Paesi Frugali puntavano a scendere sotto i 400 miliardi di euro, dai 500 iniziali, per la quota a fondo perduto. Ha ottenuto anche quello. Ricordiamo, per l’ennesima volta, che l’Italia lascia all’Unione Europea in media 5 miliardi di euro ogni anno. L’Italia, tra il 2000 e il 2018, ha versato all’UE 275,1 miliardi di euro di contributi, ricevendone “solo” 179,3: il saldo negativo registrato è di 95,7 miliardi. Gli 81,4 miliardi a fondo perduto del Recovery Fund sono inferiori di 14,3 miliardi rispetto alla cifra che è sparita a Bruxelles.

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