Cimitero di Miano senza manutenzione

La manutenzione ordinaria dei cimiteri comunali è diventata un optional a Napoli. Il Cimitero di Miano continua ad essere sommerso dalle erbacce e lasciato nel degrado più totale. Perchè il Comune di Napoli non avvia i PUC per utilizzare i percettori di Reddito di cittadinanza?

Cimitero di MianoA Napoli nemmeno i morti riposano in pace con la giunta arancione di Luigi De Magistris. I cimiteri comunali sono in condizioni pietose da diversi anni per la mancanza di manutenzione. A Miano ormai il camposanto è diventata una giungla. Grazie al Comune di Napoli il degrado regna pure in un luogo sacro. Non è una novità. Sono ormai cinque anni che Alfredo Di Domenico(meglio noto come Bukaman) verifica le condizioni del cimitero di Miano. Non è cambiato nulla rispetto all’ultima visita fatta nell’agosto 2019.

Il Cimitero di Miano continua ad essere sommerso dalle erbacce e lasciato nel degrado più totale. Alcune lapide sono sparite sotto la fitta vegetazione, questo rende impossibile raggiungere la tomba del proprio parente. Pezzi di marmo e tombe distrutte sono la norma nel camposanto della zona nord di Napoli. La pulizia del Cimitero di Miano è diventato un optional, colpa anche dei dipendenti mal gestiti dai vertici. La manutenzione dei cimiteri è un servizio che dovrebbe essere garantito dall’amministrazione comunale. Dov’è finito il Luigi De Magistris? Il sindaco è troppo impegnato a lanciare fantomatiche flotte per andare a prendere i migranti in mezzo al mare. Napoli città rifugio, ma non per i morti e i suoi familiari. Bukaman ha dichiarato: “E’ un disastro che va avanti da anni, le istituzioni fanno qualche intervento insufficiente, solo dopo le denunce mediatiche. Non si può andare avanti così”. I cittadini chiedono che la manutenzione venga fatta in modo programmatico, senza aspettare che il cimitero di Miano diventa una giungla.

Il problema è che il Comune di Napoli è a corto di personale ed è nell’impossibilità di procedere a nuove assunzioni per la situazione disastroso del bilancio. Questi interventi di pulizia potrebbero essere fatti anche dalle persone che percepiscono il Reddito di cittadinanza. Il problema è che il Comune di Napoli ancora non ha avviato i PUC, ovvero i progetti di utilità collettiva destinati ai percettori di Reddito di cittadinanza come prevedono le norme nazionali. Ognuno di loro dovrebbe fornire 8 o 16 ore a settimana di lavori socialmente utili. Il vicino Comune di Bacoli già sta provvedendo a impiegare i cittadini in progetti di utilità sociale. I percettori di Reddito di cittadinanza non hanno aspettato l’amministrazione De Magistris e sono scesi in campo armati di vanghe, scope e palette per pulire le aiuole pubbliche in tante zone della città. Con l’avvio dei PUC, i percettori di Reddito di cittadinanza potrebbero essere utilizzati per la manutenzione dei cimiteri comunali. E’ così difficile mettere in pratica questo piano? Eppure nel Comune di Napoli ci sono tanti dirigenti che prendono stipendi da nababbo. Non ci vuole uno scienziato per avviare i PUC.

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