Rifiuti tossici bruciati a Soccavo

A Napoli finito il lockdown tornano in azione gli ecocriminali. Dei rifiuti tossici sono stati bruciati in viale Traiano a Soccavo. "La Terra dei Fuochi" brucia ancora nonostante le chiacchiere del governatore Vincenzo De Luca.

Rifiuti tossici bruciati a SoccavoA Napoli finito il lockdown tornano in azione gli ecocriminali. Ieri(30 giugno) un disastro ecologico si è verificato in viale Traiano a Soccavo. Dei Rifiuti tossici sono stati bruciati su un marciapiede a pochi metri da un centro abitato. L’ennesima bomba ecologica è stata scoperta da Alfredo Di Domenico(noto come Bukaman). “La Terra dei Fuochi è nel Nord dell’Italia”. Questo è quello che dichiarò il governatore Vincenzo De Luca lo scorso settembre a Radio CRC. La verità è che nella Terra dei Fuochi si continua a bruciare di tutto e l’aria sta diventando letale per i cittadini.

A Soccavo, come in altre zone periferiche di Napoli, continua lo smaltimento illegale di rifiuti speciali o di scarti di fabbriche. Nella maggioranza dei casi vengono bruciati tra l’indifferenza generale. Questo problema è noto da anni, ma continua ad essere ignorato dalle istituzioni locali e nazionali. Le conseguenze dei roghi tossici si verificano dopo alcuni anni sotto forma di tumori. Nel 2016 l’Istituto Superiore di Sanità(ISS) ha pubblicato un rapporto in cui si evince che nella Terra dei Fuochi si muore di più che in altre zone d’Italia, ci si ammala più di cancro e si registrano più ricoveri. Siamo coinvolti tutti. Dalla puntata di “Report” del 23 dicembre 2019, si evince che la Regione Campania aveva stanziato 10 milioni di euro per la rimozione dei rifiuti abbandonati, ma poi li ha spostati su altri voci. 8,1 milioni di euro sono stati stanziati per il monitoraggio, cioè dati a SMA. Dei 17 milioni di euro arrivati a SMA, 6 milioni di euro sono stati spesi per 7 droni, che finora si sono visti solo in cerimonie pubbliche, perché sono ancora in collaudo. Il governatore De Luca ha fatto solo chiacchiere sul problema Terra dei Fuochi.

Pubblicato da Alfredo Di Domenico su Martedì 30 giugno 2020

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