Scuola, mancano 20 mila aule

A poche settimane dall'apertura dell'anno scolastico mancano 20 mila aule per 400 mila studenti. E' l'allarme lanciato dall’Associazione nazionale presidi(ANP). Il governo ha stanziato 82 milioni di euro, soldi che potrebbero finire ai privati.

Un'aula scolasticaMancano 35 giorni al 14 settembre 2020, giorno in cui gli studenti dovrebbero tornare a scuola in Italia. Le nuove regole per limitare la diffusione del coronavirus hanno ridotto il numero di posti in ogni struttura scolastica. A poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, l’Associazione nazionale presidi(ANP) lancia un allarme: in tutta Italia sarà necessario allestire 20 mila aule alternative per un totale di circa 400 mila studenti. Il 50% degli ambienti necessari non è ancora stato trovato. Questo significa che il 5% degli studenti non ha ancora una sistemazione e potrebbe essere costretto a proseguire con le lezioni online.

I problemi maggiori si registrano maggiormente nelle grandi città. Gli 8 mila comuni italiani sono impegnati in una corsa contro il tempo per trovare spazi alternativi in cui allestire le aule con le risorse messe a disposizione degli Enti locali per gli affitti nel decreto Agosto: 32 milioni per il 2020, 48 milioni per il 2021. Alcuni studenti potrebbero seguire le lezioni in aule allestite in musei, cinema, centri congressi, hotel, bed & breakfast e persino appartamenti singoli. L’unico paletto è che le strutture rispettino i requisiti di capienza e sicurezza. Siamo ormai alla follia pura. Vorrei ricordare che in Italia ci sono tante scuole chiuse e abbandonate da anni che potrebbero essere ristrutturate per sopperire alle carenze di aule. Una di queste è la Virgilio I ubicata nel rione Monterosa, nella zona nord di Napoli.

La scuola è stato chiusa al termine dell’anno scolastico 2014-2015 per fare interventi di efficientamento energetico(coibentazione dei lastrici solari con la conseguente impermeabilizzazione) e per garantire l’attrattività(tinteggiature di soffitti e di pareti interne ed esterne). I lavori di ristrutturazione sono stati ultimati il 30 novembre 2015, ma la scuola non ha più riaperto e 5 anni dopo è divorata dal degrado e dall’abbandono. Ormai ci sono erbacce ovunque, per fortuna che ci sono ancora porte, infissi e impiantistica. Più passano gli anni senza attività didattica e più c’è il rischio che questa struttura diventi un rudere irrecuperabile. La mancanza di aule può essere risolto con la riapertura delle scuole chiuse. Sono stati stanziati 80 milioni di euro per il biennio 2020-2021, non usiamoli per fare l’ennesimo regalo ai privati. Le risorse devono essere utilizzati per ristrutturare le scuole e recuperare quelle chiuse.

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